www.liceoariosto.it |
Liceo
Classico "L. Ariosto" - Indirizzo delle Scienze Sociali
Programmazione del Consiglio di ClasseNell'universo
delle cose semplici La
sfida della complessità ci fa rinunciare P. Calegari Il progetto integrato del Consiglio di classeLa proposta culturale che questo Consiglio ha cercato di costruire fin dal primo anno di corso è stata caratterizzata da due elementi distintivi: l’integrazione fra le discipline finalizzata a costruire ampi quadri culturali e la formazione di un abito mentale aperto, elastico, curioso dell’alterità e delle diversità, capace di riconoscere il proprio ‘posto’ nella comunità e, sperabilmente, capace di agire in modo consapevole (cfr. Progettazione 2002-03). Sul piano teorico questo impianto trova giustificazione nel pensiero della complessità di cui Morin è uno degli esponenti più conosciuti. Oggi siamo consapevoli che non è più possibile comprendere a partire dalla semplice somma delle parti, ciò significa che si abbandona un tipo di spiegazione lineare e si adotta un tipo di spiegazione in movimento circolare, una spiegazione in cui per cercare di comprendere un fenomeno si va dalle parti al tutto e dal tutto alle parti L’idea che sta dietro la proposta di progettazione integrata è, appunto, quella di pensare le discipline, almeno per una parte, non chiuse nel proprio specifico, ma aperte a contribuire alla comprensione di ampi fenomeni culturali utili a chiarire e delineare sempre meglio lo specifico dell’indirizzo di Scienze sociali, cioè la società complessa. Sul piano concreto la progettazione integrata si impone come via privilegiata di una parte del curricolo per tre motivi fondamentali:
La società complessa diventa quindi oggetto, ma le sue caratteristiche influenzano anche il metodo con cui si affrontano i contenuti culturali. Questo impianto può incidere con maggiore efficacia anche sul secondo aspetto individuato, la costruzione di un abito mentale aperto ed elastico, in quanto i saperi non vengono proposti in modo definitivo, ma richiedono una continua e attiva rielaborazione da parte di ognuno.
La classe e il Consiglio di classe La classe, di 28 ragazze e ragazzi, per una parte consistente di allievi presenta discrete capacità, soprattutto per quanto concerne il metodo di studio e la capacità di lettura e di scrittura, abbastanza diffuse sono anche capacità di organizzazione e di collegamento fra i contenuti e una certa ‘apertura’ nei confronti di problemi sociali e culturali. Per un gruppo circoscritto rimangono limiti nella preparazione di base, di motivazione e di attenzione, segnalati in particolare da alcune discipline. Il Consiglio sorveglierà attentamente l’andamento delle attività, anche alla luce delle nuove indicazioni del Collegio sul piano dei comportamenti che ogni allievo deve tenere, a cominciare dalla presenza in classe. Il Consiglio di classe è in una parte lo stesso dello scorso anno, la nuova insegnante di matematica ha partecipato alla seduta di progettazione e valuterà quali possibili contributi potrà offrire la sua disciplina
Il triennio dell’indirizzo di scienze sociali Per mantenere memoria dell’impianto complessivo si riportano stralci del progetto generale relativo al Liceo delle Scienze sociali.
Al termine del corso l’allievo/a dovrebbe saper riconoscere e analizzare aspetti della società utilizzando le diverse prospettive disciplinari, individuare e ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali per collocarli nei diversi contesti culturali, ricondurre i fenomeni socio-economici ai bisogni fondamentali di una società storicamente determinata. Dovrebbe riuscire a ‘muoversi’ all’interno di alcune istituzioni, saper stare in un gruppo, cooperare e, in certe situazioni, gestire un team di lavoro. Dovrebbe saper affrontare i problemi con la “necessaria pazienza intellettuale, disponibilità al confronto e prudenza nei giudizi (atteggiamento scientifico, disponibilità al dubbio e antidogmatismo); saper esercitare un controllo razionale dei fatti, con la responsabilità intellettuale di portare le cose fino in fondo, per farne emergere conseguenze anche indesiderate”. (dal Progetto del Liceo delle scienze sociali del Liceo Ariosto) Per il triennio, e in particolare per il primo anno, si tratta di costruire una progettazione che da un lato mantenga la continuità con il biennio e, dall’altro, apra a forme più sistematiche e formali nell’approccio alle discipline. Non solo, ma al triennio si affida l’obiettivo di ricostruire in forma più articolata e approfondita la tradizione culturale e di orientare verso scelte più definite di studio e di lavoro. Così ogni disciplina potrà muoversi su tre livelli: quello del proprio statuto, quello dell’integrazione con gli altri saperi e quello dell’orientamento su temi o esperienze (es. lo stage) più collegate alla pratica o alla realtà esterna. Si
conferma quindi la necessità di un approccio integrato
ai problemi culturali e sociali e di una cura specifica per la costruzione
di un abito mentale attento alla relazione con se stessi e
con l’altro.
Obiettivi trasversali Il Consiglio di classe concorda su alcuni obiettivi di tipo cognitivo e sociorelazionale su cui puntare e da realizzare attraverso le risorse rappresentate dalle diverse discipline e dallo stage formativo. Accoglie le indicazioni del Collegio dei docenti sulla necessità di monitorare le assenze degli studenti e di osservare in modo particolare quelli che avevano tre debiti e che non hanno superato alcuni debiti. Da parte sua il Consiglio si impegna a mantenere nella pratica quotidiana la qualità dell’esplicito, della trasparenza nelle scelte didattiche, contenutistiche e nella valutazione, parimenti richiama tutte le componenti a una maggiore attenzione al rispetto dei diversi ruoli e doveri. Circa l’esigenza della flessibilità del curricolo pensa di utilizzarla in misura consistente per lo stage e poi per il convegno sugli scrittori migranti. Vi è inoltre una proposta da parte della classe 2 R di fare su quest’ultimo progetto un’esperienza insieme, a classi aperte, ma dobbiamo ancora verificarne la fattibilità, soprattutto legata a problemi di organizzazione. La conduzione della lezione si fonderà sul dialogo e sulla ricerca di un’attiva partecipazione, nei limiti imposti dalla numerosità della classe, ma anche dal tipo di problemi affrontati e dalle richieste diverse che le discipline pongono. Sul piano cognitivo rimangono sempre presenti le competenze previste per il triennio, ma in particolare viene sottolineata la richiesta da parte dei docenti di una maggiore elasticità ed apertura nei confronti delle richieste che pongono i diversi saperi disciplinari. In altri termini si vorrebbe che gli studenti non si chiudessero di fronte alle difficoltà che presentano le discipline, ma che fossero più disponibili a ‘buttarsi’ e ad entrare nel ‘clima’ di ogni specifico culturale.
Organizzazione dei contenuti Il Consiglio di classe ha ritenuto opportuno mantenere anche per il triennio il tema unificante società e modelli culturali secondo una lettura di taglio storico-antropologico. Si ripropongono anche le tre mappe di articolazione del tema, tuttavia qualcosa cambierà nella scelta di contenuti specifici e anche nelle modalità di realizzazione, per esempio nelle compresenze e nello stage. a. Per una lettura della società... Questo percorso ha come fulcro il concetto di società, ma, mentre al biennio ne ha analizzato la dimensione economica e giuridica, pur misurata sui bisogni naturali e culturali, nel triennio articola la sua trattazione in modo più ampio e approfondito, nel ‘passato’ e nel ‘presente’. Nel terzo anno una parte consistente di tempo e di contenuti ha indagato le condizioni della nascita della Sociologia e poi l’attenzione si è concentrata sul tema della città "metafora del luogo di elezione di una vita veramente umana". Quest’anno il tema rimane oggetto di studio, ma l’analisi si allarga alla comprensione delle origini dello stato moderno e del potere. Nel quinto anno il centro dell’analisi diverrà la metropoli e la globalizzazione in cui confluiranno gli esiti dei percorsi precedenti e si vedranno le crisi e le contraddizioni anche sul piano dell’identità personale e culturale. Passato 1.a. Dalla città allo stato: il potere assoluto. L’origine dello stato moderno. CODOCENZA
1.b. Il viaggio: l’Europa scopre nuovi mondi.
Presente 1.c. Il potere e i diritti nella città.
b. Cultura-individuo-interazione sociale Questo percorso concentra l’analisi su aspetti di relazione tra il singolo e la cultura e tra il singolo e gli altri individui, cioè sulla dimensione psicologico-relazionale 2.a Gli stranieri in città. Gli scrittori migranti. Italiano Questo percorso riprende una attività svolta nella classe seconda di lettura di romanzi di scrittori migranti e prevede la partecipazione ad un convegno. Il tema dell’incontro-scontro tra il singolo e la nuova cultura, il doppio legame. 2.b La figura del folle, del diverso e la reazione della società. Scienze sociali, Storia, Italiano, Inglese Analisi di alcune testimonianze letterarie: Orlando, Don Chisciotte, Re Lear e della lettura di Foucault e altri sulla storia della follia e della povertà.
c. Culture e visione del mondo Questo percorso accentua la dimensione culturale in senso antropologico, studia cioè il modo in cui i gruppi, le comunità esprimono le loro capacità umane, la loro ‘immagine del mondo’. 3.a
La società di corte. 3.b Galileo e la società della Controriforma Italiano, Filosofia, Scienze naturali, Scienze sociali 3.c Le città dell’utopia Italiano, Filosofia 3.d Le immagini degli emarginati Storia dell’arte 3.e La Ferrara di Bassani italiano
Ferrara, Settembre 2003 la
coordinatrice
|
www.liceoariosto.it |