Liceo
classico L. Ariosto Ferrara
Anno scolastico 2002-03
Classe 3 R
Indirizzo di Scienze sociali
insegnante Lucia Marchetti
SCIENZE
SOCIALI
Piano
di lavoro
La
situazione
La
classe è composta da 30 studenti: 26 femmine e 4 maschi di cui
uno ripete l'anno e proviene dalla sezione Q. Si tratta di un gruppo
assai numeroso che richiede una grande attenzione affinché nessuno
rischi di essere seguito meno di altri o di 'defilarsi' rispetto a compiti
e responsabilità.
In generale si può dire che la classe arriva al triennio con
un discreto apparato di base, soprattutto per quanto concerne il metodo
di studio e la capacità di lettura e di scrittura; abbastanza
diffuse sono anche capacità di organizzazione e di collegamento
fra i contenuti e una certa "apertura" nei confronti di problemi
sociali e culturali. Più volte nel corso del biennio la classe
ha dato prova di capacità di autorganizzazione, di autonomia
nella conduzione del lavoro, di creatività nel trovare soluzioni
ai problemi, di disponibilità a collaborare con l'insegnante.
Queste abilità saranno indispensabili quest'anno in particolare
nell'attività di progettazione e conduzione dello stage formativo.
Il Consiglio di classe è in buona parte lo stesso del biennio,
i nuovi docenti sono stati coinvolti nella progettazione fin dallo scorso
anno e alcuni di loro seguiranno la conduzione dello stage, mentre la
compresenza è assicurata solo tra le scienze sociali e filosofia-storia
per l'intero anno scolastico.
Il
triennio dell'indirizzo di scienze sociali
Il
progetto formativo del Liceo delle Scienze Sociali si declina in due
momenti, biennio e triennio, connotati da distinte finalità,
modalità di sviluppo delle discipline e scopi orientativi, naturalmente
entro un progetto che mantiene la sua unità logica e formativa.
Al termine del corso l'allievo/a dovrebbe saper riconoscere e analizzare
aspetti della società utilizzando le diverse prospettive disciplinari,
individuare e ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali
per collocarli nei diversi contesti culturali, ricondurre i fenomeni
socio-economici ai bisogni fondamentali di una società storicamente
determinata.
Dovrebbe riuscire a 'muoversi' all'interno di alcune istituzioni, saper
stare in un gruppo, cooperare e, in certe situazioni, gestire un team
di lavoro.
Dovrebbe saper affrontare i problemi con la "necessaria pazienza
intellettuale, disponibilità al confronto e prudenza nei giudizi
(atteggiamento scientifico, disponibilità al dubbio e antidogmatismo);
saper esercitare un controllo razionale dei fatti, con la responsabilità
intellettuale di portare le cose fino in fondo, per farne emergere conseguenze
anche indesiderate". (dal Progetto del Liceo delle scienze sociali
del Liceo Ariosto)
Per il triennio, e in particolare per il primo anno, si tratta di costruire
una progettazione che da un lato mantenga la continuità con il
biennio e, dall'altro, apra a forme più sistematiche e formali
nell'approccio alle discipline. Non solo, ma al triennio si affida l'obiettivo
di ricostruire in forma più articolata e approfondita la tradizione
culturale e di orientare verso scelte più definite di studio
e di lavoro. Così ogni disciplina potrà muoversi su tre
livelli: quello del proprio statuto, quello dell'integrazione con gli
altri saperi e quello dell'orientamento su temi o esperienze (es. lo
stage) più collegate alla pratica o alla realtà esterna.
Si conferma quindi la necessità di un approccio integrato
ai problemi culturali e sociali e di una cura specifica per la costruzione
di un abito mentale attento alla relazione con se stessi e con
l'altro.
Obiettivi
trasversali
In
coerenza con quanto deciso dal Consiglio di classe le scienze sociali
cercheranno di mantenere nella pratica quotidiana la qualità
dell'esplicito, della trasparenza nelle scelte didattiche e contenutistiche
e nella valutazione. La conduzione della lezione si fonderà sul
dialogo e sulla ricerca di un'attiva partecipazione, nei limiti
imposti dalla numerosità della classe, ma anche dal tipo di problemi
affrontati e dalle richieste diverse che le discipline pongono.
Sul piano cognitivo si richiede agli studenti di adeguare lo studio
alle nuove richieste che il curricolo presenta, cioè
a saper cogliere con più sicurezza la specificità di ogni
sapere e, insieme, l'intreccio con altri saperi, nonché a procedere
verso forme di rielaborazione progressivamente più autonoma e
critica. A questo obiettivo si finalizza l'organizzazione dei contenuti,
ma anche la loro trattazione, in particolare nelle compresenze e nelle
rielaborazioni a conclusione di parti di percorso, e, infine, nelle
verifiche.
Sul piano delle abilità di studio saranno curate in particolare
quelle della lettura e della scrittura già
molto esercitate al biennio, ma che ora dovranno adeguarsi ai nuovi
compiti assegnati al triennio, per esempio analisi più accurate
e approfondite del testo, rielaborazioni di percorsi, schedatura di
testi, relazioni, descrizioni e riflessioni legate allo stage.
Organizzazione
dei contenuti
Percorsi
pluridisciplinari
Il
Consiglio di classe, fin dalle riunioni preparatorie, ha ritenuto opportuno
mantenere anche per il triennio il tema unificante società
e modelli culturali secondo una lettura di taglio storico-antropologico.
Si ripropongono anche le tre mappe di articolazione del tema, tuttavia
qualcosa cambierà nella scelta di contenuti specifici e anche
nelle modalità di realizzazione, per esempio nelle compresenze
e nello stage.
a.
Per una lettura della società…
Discipline
coinvolte: Sociologia, Storia, Filosofia (compresenza), Italiano, Diritto,
Inglese, Francese, Scienze naturali
Questo percorso ha come fulcro il concetto di società,
ma, mentre al biennio ne ha analizzato la dimensione economica e giuridica,
pur misurata sui bisogni naturali e culturali, quest'anno articola la
sua trattazione in modo più ampio e approfondito, nel 'passato'
e nel 'presente'.
Un
primo approccio introduce la dimensione specifico-disciplinare dello
studio della società, cioè la Sociologia di cui ricerca
le origini e le condizioni al contorno della sua nascita, i bisogni
a cui risponde, il perché e il come. Il percorso ha come titolo:
La sociologia come strumento di auto-ascolto della società (Sociologia
e Storia in compresenza).
Verranno approfondite alcune questioni culturali e storiche come la
rivoluzione inglese, la rivoluzione francese, la rivoluzione industriale.
Il tema della nascita dei diritti, della modernizzazione e della presa
di coscienza della disuguaglianza come origine della Sociologia. Il
contesto culturale verrà interpretato attraverso alcune chiavi
di lettura quali l'Illuminismo, il Positivismo, l'Evoluzionismo nel
contesto europeo, il Pragmatismo in quello nordamericano.
La
mappa in seguito concentra l'interesse sul tema della città
perché la città "prima ancora di indicare uno spazio
geografico ben delimitato, un luogo di residenza collettivo dove si
svolge tutta una serie di attività economiche, sociali, e politiche,
è, nella nostra tradizione di pensiero, la metafora del luogo
di elezione di una vita veramente umana. E
non a torto. La fondazione della città è il risultato
necessario dell'emancipazione dell'uomo dai vincoli naturali e dello
sviluppo delle potenzialità culturali contenute in raggruppamento
sociale" (Papi, Fabietti, Morosetti, Il grano e la morte,
Zanichelli 1982)
Lo
sviluppo del tema segue un criterio storico tra passato e presente:
Per
il 'passato' studia la città secondo la dimensione storico-sociale:
La Polis e le radici del concetto di cittadinanza (Filosofia,
Antropologia, Pedagogia)
Letture: M.Vegetti, "La città educa gli uomini":
polis classica e formazione del cittadino
Per
il 'presente' studia la metropoli secondo una dimensione
socio-culturale.
"Lungo il solco da secoli tracciato in direzione del privilegiamento
dello sviluppo urbano, la nostra società sta ormai superando
la tradizionale opposizione tra città e campagna. Come ci ricorda
Castells, la città si va trasformando in area metropolitana che
ingloba, attraverso la diffusione capillare di mezzi di trasporto veloci
e il raccordo offerto dai mezzi di comunicazione di massa, una vastissima
fascia di territorio e dà origine ad un sistema di relazioni
spaziali e culturali omogeneo e continuo" (ibidem)
(Inglese, Francese, Sociologia, Antropologia)
Letture: da definire
Per
il 'presente' studia l'infanzia e la città secondo una
prospettiva ecologica di buona integrazione tra bambini, bambine
e città, di buona convivenza tra umani nella città.
(Scienze naturali, Scienze sociali, Antropologia in collaborazione con
le associazioni Il corpo va in città e La città
bambina);
Letture: da definire
Per
il 'presente' studia famiglia e istituzioni nel ciclo
di vita secondo una prospettiva giuridico-sociale. (Diritto
Economia Sociologia Religione).
Letture: ripresa dell'introduzione di Barbagli al testo Barbagli-Saraceno,
Introduzione in Lo stato delle famiglie in Italia, il Mulino,
Bologna 1997
b.
Cultura-individuo-interazione sociale
Discipline
coinvolte: Psicologia, Pedagogia, Iitaliano, Filosofia, Scienze naturali,
Francese, Musica
Questo percorso concentra l'analisi su aspetti di relazione
tra il singolo e la cultura e tra il singolo e gli altri individui,
cioè sulla dimensione psicologico-relazionale.
- Le scienze sociali
affronteranno la prospettiva analitica dell'infanzia, in particolare
la relazione madre-figlio, bambino-adulto, bambino-ambiente.
Più autori verranno messi a confronto sul tema dell'infanzia
considerata una fase strategica della vita di ognuno.
- Il francese sceglierà
una campionatura di testi sul tema dell'infanzia e della relazione;
- L'italiano, la
filosofia e la musica vedranno come la cultura influisca sul rapporto
tra il singolo (artista, filosofo…) e gli altri come incontro-scontro,
come integrazione o opposizione all'interno di contesti culturali
molto diversi e lontani, si pensi ad esempio a figure come Socrate
e Platone, come Dante e Boccaccio.
Letture:
S.Freud, Melanie Klein, Vygotskij, Winnicott,
c.
Culture e visione del mondo
Discipline
coinvolte: Storia dell'arte, Filosofia, Italiano, Musica, Scienze naturali
Questo
percorso accentua la dimensione culturale in senso antropologico,
studia cioè il modo in cui i gruppi, le comunità
esprimono le loro capacità umane, la loro 'immagine del
mondo'.
La filosofia potrà cercare quale immagine del mondo connotava
alcuni momenti del pensiero greco-orientale, l'italiano, la musica,
l'arte potrebbero analizzare il rapporto tra committenza e prodotti
artistici o l'immagine del mondo rappresentata nell'arte, e le scienze
naturali potrebbero vedere il passaggio dall'alchimia-magia alla chimica
e alla scienza. Questo percorso, tuttavia, ha bisogno di successive
specificazioni.
Lo
statuto disciplinare
Il
triennio si sviluppa in una linea di continuità formativa con
il biennio, ma affronta in modo organico lo specifico disciplinare,
ricostruisce in forma più articolata la storia culturale e orienta
verso scelte più definite di studio e di lavoro.
In
particolare le discipline sono affrontate secondo i seguenti criteri:
- definizione
del campo di indagine della disciplina, fondazione e principali sviluppi
storici, metodologia e fondamentali strumenti di indagine, relazioni
interne tra scienze umane;
- individuazione
dei contributi disciplinari per studiare lo sviluppo psichico, le
problematiche sociali e il fenomeno educativo nei loro rapporti con
i processi storico-culturali;
- sulle aree indicate
costruzione di percorsi di approfondimento a carattere monografico
e pluridisciplinare;
- attivazione
di esperienze pratiche nell'ambito dei servizi sociosanitari e della
scuola primaria che, parallelamente all'acquisizione di conoscenze
e competenze teoriche da parte degli allievi, fornisca termini di
verifica e di riscontro.
Un
obiettivo primario da far conseguire agli allievi diventa da un lato
quello di saper riconoscere i diversi statuti disciplinari e, dall'altro,
quello di saperne individuare le interconnessioni e i rapporti reciproci.
Quest'anno in particolare verrà curato lo statuto di due discipline:
la Psicologia e la Sociologia.
I contenuti vengono quindi organizzati secondo questi criteri e si compongono
di: STATUTO EPISTEMOLOGICO, APPROFONDIMENTO, APPLICAZIONE rappresentata
dallo Stage formativo.
PSICOLOGIA
Lo
studio della psicologia comincia ad affrontare in modo sistematico alcune
questioni di statuto della disciplina mediante lo studio dell'origine
e di momenti storici e teorici cruciali.
Il tema dell'infanzia viene riesaminato alla luce di prospettive
teoriche diverse e acquista così spessore culturale e problematico.
Sul piano dell'applicazione si potranno effettuare ricerche nell'ambito
delle istituzioni per l'infanzia in un rapporto di collaborazione col
territorio per verificare le competenze teoriche acquisite e, contestualmente,
le offerte educative locali.
L'esito conclusivo sarà di ricomposizione della fisionomia essenziale
della disciplina e delle sue potenzialità esplicative del comportamento
umano.
A.
Statuto epistemologico
1.
La Psicologia come scienza
- 1.a Le condizioni
della nascita della Psicologia come scienza
- 1.b Ricostruzione
del dibattito intorno all'oggetto della Psicologia
- 1.c Autori e
Scuole fondamentali per la fondazione e la storia della disciplina:
- W.Wundt e il Laboratorio di
Lipsia
- La Riflessologia
- Strutturalismo e Funzionalismo
- Il Comportamentismo
- La Scuola Storico-culturale
- La Gestalt
2.
Temi fondamentali
- 2.a L'intelligenza
e i processi cognitivi
- -
i processi cognitivi di base: la percezione
- -
la teoria piagetiana
- -
il pensiero produttivo
- -
la misurazione dell'intelligenza
- -
la molteplicità delle intelligenze
- -
l'intelligenza emotiva
B.
Approfondimento
Tre
letture dell'infanzia a confronto.
1. La psicanalisi: S.Freud, M.Klein, D.W.Winnicott
2. L'epistemologia genetica: J.Piaget
3. La funzione del gioco nello sviluppo psichico del bambino: L.S.Vygotskij
SOCIOLOGIA
A.
Statuto epistemologico
Le
condizioni al contorno della nascita della Sociologia. La rivoluzione
industriale e la modernizzazione. Soggettività e oggettività
nella scienza sociologica.
Le origini in Inghilterra, la società civile e lo spirito borghese.
Sociologia e Illuminismo: gli ideali di libertà e uguaglianza
universali.( compresenza)
B.
Approfondimento
-
Emile Durkheim e la Francia
- La Scuola di Chicago e l'America
- Alexis de Tocqueville un francese aristocratico che studia i diritti
e l'uguaglianza in America.
- Emile Durkheim (1858-1917)
Il
problema del consenso, la divisione del lavoro, l'analisi della storia,
società meccaniche e società organiche, anomia e suicidio,
il socialismo, sociologia ed educazione.
- De la division
du travail social (1893)
- Les regles
de la methode sociologique (1895)
- Le Suicide
(1897)
- Les formes
élémentaires de la vie religieuse (1912)
LETTURE
Le caratteristiche del fatto sociale e Distinzione tra normale
e patologico da Le regole del metodo sociologico.
Pedagogia e sociologia, Carattere sociale dell'educazione,
La missione sociale dell'educatore da La sociologia e l'educazione
C.
Applicazione
Lo
stage formativo. BABY OBSERVATION.
Stage di osservazione di bambini/e nei nidi e nelle scuole d'infanzia
comunali.
Lo
stage porta a sintesi le operazioni costruite sui saperi a cui aggiunge
la dimensione pratico-operativa. Coniuga il sapere e il fare ovvero
le conoscenze e la loro messa in gioco in settori della realtà
sociale. Per la molteplicità delle prospettive d'analisi e per
le competenze richieste occupa una porzione consistente dell'attività
scolastica. Consente al soggetto una riflessione su se stesso e sulle
proprie capacità relazionali e lo orienta rispetto alle scelte
future di studio e di lavoro. Favorisce inoltre processi di individualizzazione
in cui possono emergere sia risorse e capacità non sempre evidenti
nella routine scolastica sia percorsi ricavati da scelte personali.
Questa
attività vede confluire gli apporti di più discipline:
la Psicologia, la Pedagogia sui temi delle istituzioni della prima infanzia
e sui rapporti fra famiglia e scuola nei primi anni di vita del bambino,
il Diritto ( il Diritto di Famiglia) e l'Antropologia per le parti svolte
al biennio sui temi dell'allevamento e della socializzazione in culture
diverse.
L'osservazione
del/la bambino/a ha in primo luogo uno scopo formativo che punta a una
più profonda conoscenza del mondo interno dell'osservatore
più che del comportamento dell'osservato.
Lo
stage è previsto tra Marzo e Aprile. Seguirà le stesse
modalità degli altri tirocini, cioè una fase teorica,
una fase pratica e una di riflessione. Nella fase pratica gli/le studenti
interromperanno il normale orario di lezione per una settimana e, divisi
in coppie, si recheranno nelle strutture degli asili secondo i loro
orari. In seguito produrranno un dossier che dovrà contenere
le riflessioni sull'esperienza.
Lo stage ha una
specifica scheda di valutazione:
1. valutazione della
fase progettuale del Consiglio di classe
- 1.1. sulla coerenza
tra progetto di stage e il curricolo, sulla integrazione tra le discipline
coinvolte;
- 1.2. sugli aspetti
organizzativi e normativi, su cosa ha ben funzionato e cosa, invece,
andrebbe migliorato, sulla condivisione dell'esperienza nell'Istituto
e sulla sua riproducibilità;
- 1.3. sul rapporto
col referente esterno, sull'efficacia della progettazione in funzione
degli esiti raggiunti.
2. valutazione dell'esperienza
delle studentesse e degli studenti
Lo stage ha scopo
formativo e orientativo, perciò gli elementi da considerare nella
valutazione riguardano la sua capacità di 'muoversi' nei diversi
momenti dello stage: la fase teorica, quella in situazione e quella
rielaborativa e di riflessione.
Pertanto gli elementi
di valutazione saranno:
-
2.1. il dossier
conclusivo dell'esperienza: l'impianto teorico e progettuale ricavato
da quello generale, la descrizione dello stage, la ri-visitazione
e la riflessione sull'esperienza ( da affidare al tutor e ai docenti
delle discipline coinvolte, mentre la descrizione dell'esperienza
diretta potrebbe essere valutata dal tutor esterno);
-
2.2. il comportamento
nell'esperienza (da parte della scuola e di partner esterni)
- motivazione, interesse e disponibilità
all'impegno
- costanza di presenza e di
impegno
- responsabilità nell'assumere
il carico di lavoro
- disponibilità a lavorare
in gruppo
- flessibilità
- capacità di osservazione
-
2.3. Una griglia
di possibili competenze da perseguire
- sapere ricercare strumenti
e materiale bibliografico inerente ai temi del settore
- sapere come contattare persone,
esperti, enti, istituzioni, ecc…
- sapersi inserire e rapportare
alle diverse situazioni in maniera adeguata e propositiva
- sapersi relazionare col gruppo,
con gli insegnanti, con gli esperti
- sapere acquisire progressivamente
autonomia di lavoro
- saper affrontare situazioni
nuove e impreviste
- saper organizzare una rielaborazione
- saper trovare forme efficaci
di comunicazione dei risultati
- saper gestire un confronto
pubblico
- saper produrre contributi
personali e originali
Nota
sul metodo
Il
terzo anno di corso vede la relazione educativa ormai consolidata: gli/le
studenti sanno cosa l'insegnante vuole sul piano dei comportamenti scolastici
e delle performances relative ai diversi compiti. Non dovrebbe quindi
essere necessario riproporle, tuttavia quest'anno mi aspetto atteggiamenti
più maturi rispetto ai compiti assegnati e più autonomi
nell'organizzazione del lavoro.
Vorrei
inoltre costruire con gli/le studenti percorsi di approfondimento che
li aiutino a scoprire veri interessi culturali e, magari, qualche
inclinazione verso settori di studio o di lavoro. Penso che la scuola
sia un'occasione unica per ogni giovane che qui può trovare tempo
e risorse per coltivarsi e per riflettere su molte questioni. Quest'occasione
non si ripresenterà facilmente ed è bene che ne siamo
consapevoli tutti.
Oltre
alle verifiche tradizionali, orali e scritte, vorrei mettere gli/le
studenti in grado di misurarsi con la progettazione, l'attuazione di
progetti, con modi diversi di scrittura e di approccio ai testi, dalla
consultazione alla lettura per piacere, dalla ricerca alla lettura analitica....Il
dossier conclusivo dello stage costituirà una prova ulteriore.
La
filosofia di questo metodo vorrebbe costruire, anche se lentamente,
una comunità di studio e di ricerca in cui ognuno può
trovare un proprio spazio e in cui il confronto è una esigenza
intellettuale, oltre che umana.
Ferrara,
Ottobre 2002
l'insegnante
Lucia Marchetti
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