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Liceo Classico L. Ariosto Ferrara
Anno scolastico 2003-2004

 

Commenti al Piano di lavoro di Scienze sociali e Antropologia culturale della classe 2 R

 

a cura di

Vanessa Conti
Carlotta Gamberini
Anna Mantovani

 

 

 

Laura Aguiari

Mi sono soffermata con particolare attenzione sull'introduzione al programma, la quale tratta aspetti culturali e formativi del curricolo di Scienze Sociali nel biennio.
Ho riletto più volte la frase "Diventa così importante acquisire strumenti per vivere nel cambiamento e riconoscere se stessi e la propria storia" ed ho provato ad interpretarla pensando che, in effetti, viviamo in un mondo, in una società, soggetta a continue evoluzioni. Ma il cambiamento non intende solo questo, secondo me riguarda anche il fatto che dobbiamo abituarci a vivere ( nel nostro caso, ad esempio, ) in un Paese cambiato perché non più interamente italiano, ma ormai popolatissimo dalle più diverse etnie, perciò dobbiamo "saper acquisire strumenti per vivere" con tutto questo. E il nostro indirizzo ce lo insegna.
Questo piano di lavoro è molto interessante, invita a riflettere parecchio. A me è servito per fare una sorta di punto della situazione in quanto, scorrendo con lo sguardo i punti dell'articolazione delle competenze, ho capito di avere imparato tantissimo nel primo anno, mi sento cresciuta, e riesco a riconoscerlo da me; osservo tutto con più curiosità ed attenzione e a volte mi cimento in spiegazioni di un normalissimo comportamento utilizzando tutto quanto ho studiato durante il precedente anno scolastico, e facendo tantissime riflessioni personali. Più passa il tempo, più questo indirizzo mi coinvolge, mi interessa sotto tutti i suoi aspetti e mai come ora ho capito che è davvero quello giusto per me. Aiuta a sapersi esprimere, ad esternare i propri pensieri, ma soprattutto fa riflettere e insegna cose importanti per il nostro futuro. […]

 

Lorena Arziliero

Leggendo questo piano di lavoro noto quante cose interessanti e nuove farò quest'anno. L'indirizzo che ho scelto, per me, è pieno di argomenti interessanti, appassionanti, che ti fanno riflettere sugli ideali, sui valori, sulle cose importanti della vita; cose che fino all'altro giorno non contavano niente e che non avresti mai sottoposto alla tua attenzione.
Grazie a questo indirizzo riesci a scoprire il "perché" di tanti atteggiamenti umani, come ad esempio il rito; io non avevo mai pensato all'importanza che ha esso nella nostra comunità e di quanti ce ne siano, mentre ora ho una prospettiva più chiara e approfondita. In questo piano di lavoro ci sono tante cose che mi appassionano, ma una in particolare che ha attirato la mia attenzione è sotto la voce Culture e visione del mondo, dove dice che analizzeremo l'immaginario collettivo; questo aspetto dell'incontro con l'ignoto, col mistero, mi ha incuriosito e sono impaziente di studiarlo.
Comunque in complesso, penso anche che sia utile distribuire il piano di lavoro, per parlare insieme del programma di quest'anno, ma anche per andare a consultarlo e capire il metodo di insegnamento della professoressa.
Vorrei concludere dicendo che la frase iniziale è molto bella e spiega in poche righe il vero significato del nostro indirizzo.

 

Pietro Boldrini

[…] Per quanto riguarda le Scienze Sociali i temi da approfondire che ho letto, e che mi interessano di più, sono i fenomeni migratori e un argomento chiamato il villaggio globale. Anche gli altri temi sembrano interessanti, non esprimo pareri perché non so ancora precisamente di cosa parlino.
Gli argomenti dell'antropologia mi interessano di più, anche perché io preferisco questa disciplina all'altra. Trovo interessante tutto il lavoro che si sviluppa attorno al concetto di cultura. […]

 

Ilaria Bovina

[…] Penso che le attività particolari, come le definisce il programma, oltre ad essere divertenti, possano essere molto utili a noi alunni, ma anche ai professori stessi perché lo stare insieme con gli altri lavorando, credo che aiuti molto ognuno a dare più importanza e avere una maggiore partecipazione nel fare le cose. […]

 

Agnese Bregoli

[…] Secondo il mio parere l'indirizzo di Scienze Sociali ci ha aiutato molto a capire meglio i comportamenti e le abitudini umane e non solo. Forse ci ha anche aiutato a capire meglio noi stessi e a risolvere meglio i nostri problemi. Mi piace anche il presupposto che la nostra professoressa si propone cioè di poter studiare divertendoci. Credo che questo ci aiuterà ad accettare nel miglior modo possibile lo studio e la scuola con cui tutti i giorni siamo a contatto. Credo anche che questo indirizzo ci aiuterà a capire meglio le persone e l'ambiente che ci stanno intorno e questo sarà utilissimo per il nostro sviluppo mentale. Concludo col dire che la frase iniziale è molto bella perché descrive in poche righe il nostro indirizzo e le sue finalità.

 

Valentina Buzzoni

[…] Vorrei aprire una breve parentesi: abbiamo fatto un dossier di gruppo su Iqbal, e penso i risultati siano stati soddisfacenti sia da parte degli allievi, sia da parte dell'insegnante.

 

Angela Cantelli

Il programma di quest'anno inizia riportando il commento di una studentessa di 4 R, Elisa Borghi, su una frase di Konrad Lorenz. E secondo me Elisa ha ragione. Studiando Scienze Sociali, noi non facciamo altro che ciò che dice Lorenz. Mentre osserviamo e studiamo gli aspetti del mondo che ci circonda, con le varie materie, soffermiamo lo sguardo su noi stessi e scopriamo tantissime cose che non avremmo mai immaginato.
Ed osservando noi stessi, possiamo acquisire un modo diverso di vedere le cose e leggere gli avvenimenti.
Possiamo guardare il mondo con occhi diversi.
Riguardo al contenuto del programma, parte degli obiettivi sono quelli del biennio, che in parte abbiamo già raggiunto e altri che dobbiamo ancora completare, come per esempio quello di saper esporre un argomento, cosa che richiederà molto impegno, almeno per quanto mi riguarda.
Gli argomenti nuovi di quest'anno mi sembrano molto interessanti, soprattutto quelli che riguardano L'elefante invisibile, che mi è piaciuto anche l'anno scorso. Inoltre non vedo l'ora di iniziare il progetto a classi aperte con la 4 R sulla letteratura migrante, così potremmo trattare un argomento anche con altri mezzi, come il teatro.
Quest'anno, prima che iniziasse, me lo immaginavo molto impegnativo e duro da superare, soprattutto perché ho cominciato a dedicarmi ad attività extra - scolastiche abbastanza impegnative. Poi, vedendo gli argomenti, mi sono tranquillizzata un po', perché mi piacevano tutti e quando una cosa mi piace riesco a farla meglio.
Inoltre quest'anno mi sento più matura e piano piano sto prendendo coraggio. E poi, come dice il proverbio "chi ben comincia è a metà dell'opera", non dico che dormirò sugli allori, ma sono serena, lavorerò sicuramente meglio.

 

Elena Cavallari

Ho trovato il piano di lavoro che ci è stato consegnato, interessante e molto chiaro. Molto più coinvolgente rispetto al piano di lavoro ricevuto all'inizio della prima, anche se molte cose sono simili; forse questo è dovuto al fatto che dopo un anno di studio della disciplina ora riusciamo a comprendere più precisamente i vari criteri.
Ho trovato molto interessante due concetti fondamentali: il primo consiste nel saper riconoscere i diversi punti di vista e riuscire a mettersi nei panni dell'altro; il secondo è riuscire a "staccarsi" dal mondo in cui viviamo oggi e acquisire memoria del passato. Considero le Scienze Sociali, ma soprattutto l'antropologia culturale, un forte aiuto nel sapere accettare culture e modi di pensare diversi dal nostro. Questo ci aiuta non solo all'esterno della scuola ma anche all'interno, soprattutto all'interno della classe.

 

Enrico Cazzola

Il piano di lavoro che riguarda il biennio del Liceo Scienze Sociali, mi sembra fortemente caratterizzato da un'apertura sulla vita e sui suoi problemi che va ben oltre la scuola di solito fatta di programmi, di compiti e interrogazioni.
Infatti si vede uno stretto rapporto fra momento scolastico e vita sociale, cosa che non resta astratta ma vi è lo sforzo di fare capire che noi studenti siamo fatti di tante parti che devono crescere insieme.
Per quanto riguarda i contenuti, mi sembra interessante poter vedere come il concetto di cultura possa confrontarsi con l'attuale tipo di società che è il "villaggio globale". Sono infine convinto che sto vivendo un momento personale di grosso cambiamento e mi piacerebbe capire quanto a questo contribuisca l'indirizzo di studi che ho scelto l'anno scorso.

 

Vanessa Conti

Siamo alle porte di un nuovo anno scolastico; un anno scolastico ricco di nuove tematiche tanto utili ed interessanti, quanto impegnative.
Come specificato in precedenza, ho potuto notare che gli argomenti che tratteremo saranno molti; nonostante questo, il programma di quest'anno è molto diverso da quello dell'anno scorso, in quanto le attuali tematiche sono in un certo senso più coerenti tra loro, più centralizzate verso un unico e ampio argomento: cultura e società moderna.
Sono stati programmati anche incontri con la classe 4 R; quest'anno si sono invertiti i ruoli: l'anno scorso, grazie ai laboratori orientativi, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con dei ragazzini di prima Media, rivalutando i nostri comportamenti e adeguandoli al contesto; quest'anno sarà lo stesso, ma saremo noi a fare la parte dei "piccoli". Penso sia un'ottima occasione di crescita personale in ambito sociale e nel rapporto con gli altri.
Trovo azzeccata la scelta della distribuzione del piano di lavoro, scelta che favorirà sia l'alunno che l'insegnante: da una parte l'alunno avrà più chiaro il programma del nuovo anno scolastico e riuscirà ad inquadrare meglio gli argomenti da trattare; dall'altra, l'insegnante riuscirà ad individuare (anche attraverso i commenti) i punti instabili del programma e a comprendere i nostri punti di vista e le nostre preferenze.
Anche quest'anno trovo con piacere come punto del programma di lavoro, la "valorizzazione dell'aspetto ludico": credo sia importante lavorare valorizzando l'aspetto ludico delle lezioni, per rendere più piacevoli e alleggerire le 5 ore scolastiche; credo sia un passo avanti verso la creazione di un rapporto nuovo tra alunno e insegnante, un rapporto di maggiore confidenza e fiducia.
Gli argomenti, come ho specificato in precedenza, saranno tutti molto interessanti, ma sono attirata in particolare da quello riguardante la nuova schiavitù.
L'anno scorso, ho imparato una quantità enorme di cose, e sono sicura che quest'anno sarà lo stesso; spero di arrivare alla fine dell'anno diversa, totalmente cambiata… cresciuta.

 

Francesca Fava

[…] Inoltre quest'anno sarà importante la partecipazione alla costruzione della propria formazione e a curare il clima di classe; questo lo spero perché ne avverto la necessità, sicura però di essere seguita da buoni e responsabili rappresentanti di classe, che ci aiuteranno ad appoggiarci l'uno all'altro, a contribuire ad un miglioramento complessivo sull'andamento dell'intero quadro di classe. […]

 

Carlotta Gamberini

A seguito della lettura del piano di lavoro di Scienze Sociali dell'anno scolastico 2003-2004, posso dire di essere molto soddisfatta. Dopo avere dato una "rispolverata" agli argomenti trattati l' anno precedente, dedicato ad uno sguardo volto prevalentemente al passato lontano e lontanissimo, con il ritorno alla propria storia e il ritrovamento dei legami con lo spazio e con il tempo, quest'anno ci prepariamo ad uno sguardo più generale, più ampio, che si distacca, pur rimanendo in parte legato, a quello dell'anno precedente. Studieremo problemi del villaggio globale, fenomeni migratori, sviluppo e sottosviluppo, i conflitti, il fenomeno della schiavitù con un particolare accento posto su quella minorile, della quale abbiamo già cominciato a leggere il libro di Kevin Bales, molto interessante e nello stesso tempo crudo e realista, che fa riflettere il lettore. E' giusto che questi temi vengano trattati il secondo anno. Infatti ritengo che dopo avere conosciuto meglio noi stessi l'anno scorso attraverso l'analisi del nostro "io" trattato anche in italiano con la professoressa Brancaleoni e concluso con un racconto autobiografico, siamo pronti psicologicamente anche per conoscere cosa ci sta intorno, anche quando questo qualcosa non è piacevole: un esempio, è la schiavitù minorile. Ma questa è la realtà. E per degli studenti che hanno come oggetto di studio "Società-modelli culturali", è necessario, se non indispensabile, conoscere tutto ciò che ruota intorno al singolo essere umano. L'uomo è un animale sociale e, in quanto tale, deve interessarsi oltre che a se stesso, anche al mondo in cui vive. Per quanto riguarda l'antropologia culturale, l'oggetto del nostro studio di quest'anno saranno le culture, strettamente connesse , secondo me, con lo studio delle Scienze Sociali. La cultura è la chiave di lettura dell'emigrazione, dell'immigrazione, dello sviluppo demografico. Se non si conoscono i molteplici significati di cultura nelle diverse discipline umanistiche, è quasi impossibile trattare temi come questi. […]

 

Anna Guerzoni

[…] Il piano di lavoro continua poi con gli obiettivi trasversali, socio - relazionali e cognitivi che contengono le "strategie" che dovranno adottare insegnanti e studenti per migliorare il clima di studio all'interno della classe: è molto importante tutto ciò perché, secondo me, fa capire ancora di più agli studenti che la scuola è un luogo di lavoro, quindi di responsabilità, ed un luogo dove si può imparare divertendosi. Tutto ciò è anche molto importante per gli insegnanti perché, a mio parere, ricorda loro che non sono a scuola semplicemente per fare un mestiere, ma per trasmettere la loro passione e la loro cura in tutto ciò che insegnano agli studenti; tuttavia in pochi ce la fanno. […]

 

Anna Mantovani

[…] Grazie a questo piano di lavoro noi studenti potremo svolgere nel migliore dei modi i nostri compiti, ma non solo noi, in quanto anche la professoressa riuscirà ad orientarsi meglio nelle attività che dovrà sviluppare e sostenere. Quindi, il piano di lavoro è una guida per entrambe le parti, i professori e gli studenti. […]
Sono molto contenta di avere scelto questo indirizzo…! E' molto particolare, e ci dà l'occasione di conoscere di noi, della società, dei popoli, e delle culture, anche quella alla quale apparteniamo, lati molto nascosti, che senza certi studi approfonditi, non avremmo mai scoperto.

 

Lia Marchi

[…] Penso che nella vita bisogna partire da cose molto piccole (come nella fiaba) per entrare, in seguito, all'interno e capire qual è il vero motivo di tutto (radice storica).
Penso di aver capito che questo è l'indirizzo giusto per me: l'anno scorso ho fatto fatica, circa a metà dell'anno, verso gennaio, e sto ancora cercando di capire perché… non so…
Quest'anno mi impegnerò perché questo non succeda in nessun periodo. Comunque l'anno scorso ho scoperto tantissime cose nuove, ma non solo dal punto di vista scolastico. Ho imparato ad essere un po' più obiettiva nelle cose e meno statica: ora riesco a guardare le cose da diverse angolazioni. […]
Penso che la frase iniziale sia riduttiva per definire questo indirizzo: è vero che esplorando la società e la vera realtà (con curiosità) scopriamo anche noi stessi, ma viviamo in una società in continua evoluzione e, secondo me, l'esperienza individuale va interpretata secondo il punto di vista di Propp: da un piccolo comportamento o da un semplice argomento si possono scoprire cose veramente enormi. Credo quindi che, alla frase molto bella di Elisa bisognerebbe aggiungere il pensiero di Propp (ovviamente questo è un mio parere…!)

 

Veronica Mestieri

[…] Vorrei dire due parole sulla frase di Konrad Lorenz posta nella pagina iniziale del programma;
è una frase che mi ha fatto pensare e riflettere che molte volte le persone, soprattutto ora, nella nostra società, abbastanza difficile da gestire, si guardano intorno, prese e distratte dal mondo e si dimenticano di guardare e capire se stesse.

 

Emma Spanazza

[…] Sono molto curiosa del lavoro che svolgeremo con la classe 4 R in quanto ritengo che, oltre ad essere un tema costruttivo, il metodo delle classi aperte sia un'ottima e originale occasione per imparare meglio e soprattutto con più facilità.[…]
Degli altri argomenti abbiamo già avuto un'anteprima lo scorso anno, e a proposito di questi tengo a dire che sono tutti molto interessanti perché ci fanno comprendere più a fondo il perché di piccole cose, su cui a volte tutti tendiamo a passare in maniera molto superficiale.
Dopo le soddisfazioni che ho avuto l'anno scorso mi sento pronta ad affrontare il nuovo anno.

 

M. Beatrice Venturini

[…] Questi argomenti mi invogliano molto, e credo che questo sia molto importante, perché potrò metterci più passione nello studio, nello svolgere i compiti, e nel prendere appunti durante le spiegazioni.
Si parla anche di un lavoro a classi aperte con la 4 R. Questa iniziativa mi piace molto perché so che per entrambe le classi sarà d'aiuto perché c'è sempre da imparare, sia noi da loro che essendo più grandi hanno più esperienza, ma anche loro da noi.
L'argomento che mi prende in modo particolare è quello che stiamo trattando sul libro "I nuovi schiavi", i racconti immagino che spesso saranno crudi, ma davvero molto realistici, e ci faranno capire, almeno dal mio punto di vista, quanto siamo "fortunati" noi, che ci lamentiamo di tutto, ma soprattutto spesso penso che mi piacerebbe aiutare quelle persone, e rendermi utile in qualche modo, per ora sono solo parole e frasi fatte quelle che dico, ma spero che in futuro potrò metterle in pratica.

 

 

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