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Liceo classico L.Ariosto Ferrara - Indirizzo di Scienze sociali
Anno scolastico 2003/04 - Classe 4 R

 

 

Contributo alla progettazione del Consiglio di classe


 

I riferimenti di questo percorso di lavoro stanno nella progettazione di Consiglio di classe che fin dal primo anno ha visto le diverse discipline contribuire per una parte del loro programma alla valorizzazione e articolazione dello specifico dell’indirizzo di scienze sociali. Ciò è stato facilitato dalla individuazione di tre mappe tematiche dalle maglie abbastanza larghe, tali da consentire ad ogni specifico disciplinare di cercare possibili zone di confine con le scienze sociali.

Anche quest’anno si ripropone questa organizzazione dei diversi saperi e, per quanto concerne la prevista ora di compresenza tra Scienze sociali e Storia, le insegnanti individuano l’occasione di un incontro tra la dimensione storica e quella delle scienze sociali, che trova il suo supporto nelle ore curricolari dei due insegnamenti, ma potrebbe occupare spazi orari di altre discipline.

 

 

COMPRESENZA

 

Per una lettura della società… 

La nascita dello stato moderno. La corte del Re Sole

 

Discipline:   Storia e Filosofia Laura Bolognini   Scienze sociali Lucia Marchetti

 

La scelta del tema

La lettura della società costituisce un tema centrale dell’indirizzo di scienze sociali e viene affrontata fin dal primo anno di corso. Nel biennio abbiamo cercato risposte alla domanda ‘perché l’uomo vive in società?’ e abbiamo trovato interpretazioni legate ai bisogni fondamentali e alla ritualità che accompagna i momenti critici della esistenza: la nascita, la morte, la malattia, l’incontro tra i sessi, il governo della forza.

Il triennio continua ad affrontare le stesse questioni, ma ne analizza in modo più sistematico e approfondito le componenti e i processi. Così nella classe terza abbiamo visto con una lente di ingrandimento la nascita della sociologia come sapere maturo dell’esserci della società, che si svincola dai legami con la storia e la filosofia. Quindi nel terzo anno la classe doveva, prima di tutto diventare consapevole dei motivi per i quali sono nate le scienze sociali, in particolare la sociologia, e quindi è andata alla ricerca delle radici e ha ricostruito le condizioni imminenti della sua nascita nel periodo della rivoluzione industriale.

Le coordinate spazio e tempo fin dal primo anno non hanno seguito lo schema della linearità e del fuoco sulla cultura occidentale, ma si sono mosse per un continuo avanti-indietro e per una spazialità globale. E’ questa un’operazione indispensabile per cogliere le questioni del vivere in comunità attraverso lo strumento della comparazione, la sola che consente di pervenire ad un’analisi critica delle diverse forme di società.

 

L’approfondimento
L’approfondimento del quarto anno va a cercare in maniera più analitica le caratteristiche dello stato moderno, il suo emergere e il suo affermarsi, dalle forme dell’ancien régime in cui i legami di potere tra il re e la nobiltà erano caratterizzati da una dipendenza reciproca,  a quelli della corte di Luigi XIV° in cui la nobiltà diviene completamente dipendente dal sovrano, seppur in modo implicito e in un universo dorato.

La scelta di questo approfondimento è giustificata dal fatto che lo stato moderno ha costituito e tuttora costituisce la forma prevalente di organizzazione sociale anche se i processi di globalizzazione mettono in discussione la sovranità territoriale e le specificità culturali. Il quinto anno avrà, appunto, come temi forti le conseguenze dei processi di globalizzazione.

 

 

Percorso di lavoro

-          Le insegnanti consegnano e illustrano la scheda-guida. Discussione

-          Lavoro di gruppo. La classe e le insegnanti ‘ripescano’ tra le conoscenze accumulate lo scorso anno quelle più utili a comporre la linea del tempo che dovrà costituire il punto di riferimento costante del percorso. In questa linea del tempo andrà collocato l’oggetto dell’approfondimento, cioè la corte del Re Sole, e simultaneamente si potranno controllare le radici più lontane e i fatti più vicini. Insistiamo sul dominio della linea del tempo perché sappiamo che rappresenta un problema endemico della classe.

-          Verifica.. Esercizio di uso competente della linea del tempo

-          Le insegnanti preparano una scheda sui processi che caratterizzano lo stato moderno e la classe, utilizzando il manuale, cerca gli intrecci tra i diversi processi, economico, sociale, culturale e politico. Qui potranno alternarsi, lezioni frontali, letture comuni, ma anche approfondimenti prodotti da ricerche individuali o di gruppo.  

-          Lettura integrale del testo di N.Elias, La società di corte

Al termine della ricostruzione vedremo il film di Rossellini,  La presa di potere di Luigi XIV°

-          verifica sulla comprensione del mondo di corte e sulle radici dello stato moderno.

 

 

La riflessione sul potere

La parte conclusiva del percorso sarà occupata dalla riflessione sullo stato moderno e in particolare sul potere che costituisce uno dei temi centrali delle scienze sociali e della filosofia.

Il potere, più che il culmine di una piramide, dal cui vertice si irradiano su tutto il corpo sociale i suoi effetti gerarchici, appare come una rete a più dimensioni che investe l’intera società e i cui nodi sono il momento di raccordo di un infinito gioco di reciproche interdipendenze. Di più, il potere viene considerato oggi non tanto sotto l’aspetto della negazione e del divieto, quanto sotto quello della positività delle azioni che mette in opera. La positività del potere è essenzialmente il suo essere uno schema d’ordine, quella di consentire l’organizzazione dei comportamenti secondo regole e moduli prevedibili e perciò stesso portatori di aspettative in linea di massima condivisibili da tutti. (…) Come dice Luhmann, non bisogna confondere il potere con la forza: esso è un mezzo di comunicazione simbolica che seleziona comportamenti vincolanti per una molteplicità di individui e la cui efficacia è tanto più grande quanto meno deve ricorrere all’uso diretto della forza. Di conseguenza tanto maggiore sarà la quota di potere di cui dispone una determinata società, tanto minore sarà il suo grado di contraddittorietà, di disorganicità, di violenza”.

Papi, Fabietti, Morsetti, Il grano e la morte, Zanichelli, pp.207-208

 

 

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