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Migrazioni e mutamenti delle società occidentali:

                                    IL CASO ITALIA

 

Liceo Classico L. Ariosto Ferrara - Indirizzo di Scienze sociali

Anno scolastico 2002/03 - Classe 4R

 

«Non si possono fermare le migrazioni. […]
A spingerle c’è la guerra, la tirannide, la povertà e
– movente potentissimo, e appena ieri così italiano –
la voglia di cercar fortuna
girando il mondo sano; e ad adescarle è la nostra
ricchezza impigrita, la nostra vecchiaia,
il nostro Gran Bazar sul quale scintilla l’invito:
“Venite da noi”»
Adriano Sofri

 

La scelta di indagare sul problema immigrazione è coerente con il curricolo dell’indirizzo che negli ultimi due anni prevede lo studio dei fenomeni socio-culturali e dei fattori più importanti della società moderna e post moderna. L’immigrazione rappresenta un segno forte dei mutamenti che sono in atto nella contemporaneità, coinvolgendo sia il Nord che il Sud del mondo, perciò noi riteniamo che questo fenomeno, dalle molte implicazioni, debba entrare nel percorso curricolare come tema non secondario e che debba essere necessariamente affrontato con il concorso di più discipline. Di contribuirà così, anche, a potenziare una didattica pluridisciplinare, in linea con l’epistemologia delle scienze sociali.

 

Compresenza/codocenza:

Economia-Diritto, Daniela Veloccia e Scienze Sociali, Leonello Bettin Anno scolastico 2002-2003

 

Presentazione

Il centro del programma di quarta è il processo di modernizzazione e i conseguenti mutamenti che hanno subito le società occidentali e, di conseguenza, l’intero pianeta. Di tutti i vasti e molteplici fenomeni sociali della modernità/postmodernità abbiamo scelto il tema del Welfare state, sia perché è uno degli esiti più significativi di molte società moderne, sia perché si trova in stato di crisi dato che si sono modificati alcuni importanti presupposti socio-economici su cui si era fondato.

All’incrocio tra Welfare e globalizzazione, lo studio della “nuova” migrazione punta, anzitutto, a eliminare pregiudizi e preconcetti che oscurano e distorcono questo fenomeno sociale, che va trasformato in problema da affrontare con gli strumenti razionali delle Scienze sociali (in senso lato, perciò anche diritto e economia).

L’intento è chiarirne i contorni, evidenziarne le problematiche, inserirlo nelle trasformazioni globali della postmodernità, cogliere le opportunità per le nostre società invecchiate in cui i (pochi) giovani rifiutano i lavori “ad alto contatto”.

Inoltre, in coerenza con le tematiche forti dell’indirizzo, si verificheranno, in rapporto con le migrazioni, i concetti di cultura, differenza e alterità.

La classe ci solleciterà altre vie e altri percorsi, perché è un progetto di studio aperto, non una rigida programmazione.

 

Percorso

  1. Introduzione/prerequisiti:

    1. i contorni del problema: articolo di Ralf Dahrendorf, Perché dobbiamo dire grazie agli immigrati  (“la Repubblica”)

    2. un fenomeno globale: articoli-saggi sulla globalizzazione

  2. L’immigrazione in Italia: Guido Bolaffi, I confini del patto, Einaudi

  3. La condizione dell’immigrato: la legislazione italiana, repertori statistici e altri strumenti di rilievo socio-economico e legislativo

  4. Immigrazione, cultura e diritti umani: alcuni paragrafi da Gualtiero Harrison, I fondamenti antropologici dei diritti umani, Meltemi

 

Il percorso viene svolto in compresenza per circa 22 ore. Alcune parti specifiche (legislazione e Harrison) possono essere integrate nelle ore di cattedra.
Una sintesi del lavoro verrà inserita nel dossier dello stage.

 

Ferrara, ottobre 2002

 

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