Le paludi sono degli ambienti acquatici dolci, o appena salati, di lieve e
variabile profondità. L'insieme costituisce un sostegno indispensabile alla
riproduzione dell'avifauna nidificante. Le paludi occupano delle piccole
superfici ma sono largamente rappresentate dal territorio della Camargue,
infatti rappresentano il 35% del territorio naturale e il 13% del delta.
Esse sono sottoposte ad un prosciugamento estivo naturale che dura solo
qualche settimana poiché sono riempite artificialmente di acqua durante il
corso dell'estate.
Nelle paludi più profonde (50-80 cm),
le specie vegetali emergenti lungo i bordi sono gli scirpi (Scirpus maritimus,
Scirpus lacustris) e le canne di palude (Phragmites australis),
mentre sulla superficie dell'acqua aperta si trova una vegetazione
acquatica costituita da ranuncoli e millefoglie. Queste
piante sono una ricchezza per i numerosi uccelli acquatici (le folaghe, le
anatre e le garzette) che trovano l'ambiente ideale per assicurarsi
l'alimentazione e la riproduzione. La presenza di una fauna di
invertebrati, ricca di crostacei e di larve di diversi insetti, così come la
proliferazione di specie ittiche (corri, anguille, carpe) sono l'essenziale
della loro alimentazione. Le bisce o serpi viperine e a collare, come i miopotami, sono ospiti frequenti che si incontrano in queste paludi. In
primavera ci sono cavalli e tori che vengono a cibarsi di una parte della
vegetazione acquatica. Dove la palude è meno profonda (20-40 cm) si assiste
all'invasione di tutto lo specchio d'acqua di una vegetazione emergente. Sono presenti gli scirpi, e le canne
di palude sono accompagnate da giunchi e
tamerici, che formano una corona irregolare sulla riva della palude. Questa
invasione vegetale è dovuta, in certe zone della Camargue, alla
proliferazione di una sola specie: la canna di palude. Essa ricopre allora
la totalità della palude, si parla - dunque - di canneto. Queste canne sono
sfruttate per fabbricare la stuoia utilizzata per i tetti delle tradizionali
case della Camargue o per le palizzate.
La grande copertura vegetale delle canne rende
l'ambiente difficilmente accessibile per il pascolo, ma è fondamentale per
l'avifauna nidificante: aironi cenerini, tortore, albanelle delle canne,
colimbri. Le paludi costituiscono nel loro insieme un complesso, molto
vario, che raccoglie la miglior parte dell'avifauna della Camargue. Questa
abbondanza e questa varietà (di flora e di fauna) è sottoposta ad un
equilibrio molto fragile governato dalle variazioni stagionali e da cicli
biologici annuali della fauna. Questa fragilità è messa ancor più in
evidenza dall'avanzata delle zone agricole, che contribuisce a diminuire e a
turbare l'entità e l'identità di queste paludi.
Sulle barene alluvionali predomina la salicornia
che si sviluppa a ciuffi vicino a prati di Limonio. Questi spazi, chiamati
enganes, in inverno sono spesso sommersi dalle acque, mentre in estate sono
pascoli estivi per tori e cavalli. Tra la fauna si distingue il gruccione,
(che scava il nido nella falesia), il colubro e la biscia di Montpellier.
Dove permane l'acqua dolce spuntano le tamerici e quando l'acqua non è
stagnante esse formano, insieme agli olmi e ai gattici, dei veri e propri
boschetti. Qui trovano riparo il falco, il gheppio e il nibbio bruno, mentre
l'incavo degli alberi è dimora per ghiandaie, upupe e civette. |