Nizza

Nizza gruppo con Dr. Gian Andrea Pagnoni (L)Città della Francia meridionale, è il capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime sulla Costa Azzurra.

La città si affaccia sul mare entro la Baia degli Angeli, ben riparata dalle influenze settentrionali là dove le alluvioni del Paglione hanno ampliato la cornice costiera piatta, su cui la città ha avuto il suo sviluppo più recente (limitata, sul mare, dalla famosa Promenade des Anglais).

In questa baia sporge poi l'altura del castello Cimiez alle cui falde orientali si stende la città antica che domina il porto. Il luogo ha un clima particolarmente mite e non umido. Il porto è al terzo posto, tra quelli della Francia mediterranea, per entità di movimento commerciale.

Vi sono inoltre varie industrie quali: olearie, enologiche, dei profumi, dei liquori, del tabacco, dell'abbigliamento, del cuoio, della carta e della seta.

Buona parte della popolazione è occupata nella floricoltura e servizi connessi, mentre molto sviluppata è l'industria alberghiera, come pure il commercio ad essa collegato. Forte è anche il movimento di denaro dato dal Casinò.

Aspetti storici

È stata fondata dai coloni focei di Marsiglia come baluardo contro i Liguri, e proprio per timore di questi si sottopose presto al dominio romano.

Distrutta dalle invasioni barbariche e più tardi (sec.VIII e IX) dai Saraceni, Nizza ebbe durante l'alto Medioevo vita oscura.

Dopo la crisi dell'impero Carolingio, Nizza entrò a far parte della contea di Provenza riprendendo l'antica attività commerciale e riuscendo ad affermare sin dal sec. II, l'autonomia del suo comune, contro il potere vescovile e comitale.

Alleata di Pisa, dovette subire le rappresaglie dei Genovesi, che aiutarono i conti di Provenza a riaffermarvi il vincolo feudale. Nel giugno 1176 passò sotto Alfonso II re d 'Aragona e alla morte di questo a Raimondo Berengario IV, conte di Provenza. Di quella regione Nizza seguì le successive vicende politiche, finché nel 1388 si diede in signoria ad Amedeo VI di Savoia, in odio agli Angioini (da questo momento la sua storia fu strettamente legata a quella del ducato sabaudo, di cui venne a costituire il primo sbocco al mare).

Dopo un periodo iniziale di prosperità nella prima metà del sec. XVI, la città fu coinvolta nelle guerre tra Francia e Impero e subì più volte i danni dell'occupazione militare; nel 1538, venne qui conclusa la tregua fra Carlo V e Francesco I; nel 1543 si difese eroicamente contro la flotta franco - turca, ma non poté evitare il saccheggio di questi ultimi, mentre il castello della città rimaneva inespugnato.

I tentativi francesi di impadronirsi di questo cessarono temporaneamente con il trattato di Lione del 1601; intanto Emanuele Filiberto ne aveva favorito lo sviluppo a porto militare e Carlo Emanuele I vi aggiunse il porto franco; più volte minacciata da spagnoli e francesi nei sec. XVII e XVIII, fu occupata dal maresciallo N. de Catinat nel 1691 e ancora da Luigi XIV nel 1706 e dagli alleati franco - ispani nel 1744, durante la guerra di successione austriaca. Rifugio di emigrati dalla Francia rivoluzionaria nel 1792 fu occupata dalle truppe della Repubblica e questa città rimase quartier generale francese fino alla prima campagna napoleonica d'Italia.

Capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime, nel 1815 tornò a Vittorio Emanuele I e rimase al regno di Sardegna finché Cavour riconobbe le aspirazioni francesi su di essa e sulla Savoia in cambio del riconoscimento, da parte di Napoleone III, delle annessioni nell'Italia centrale.

Il trattato del 24 marzo 1860 sancì la cessione di Nizza alla Francia, che però venne rettificata il 15 aprile di quell'anno da un plebiscito.

Dall'annessione alla Francia comincia, soprattutto, l'incremento della città come stazione climatica e centro turistico (lievemente in ribasso dopo la seconda guerra mondiale a favore di altri centri della Costa Azzurra).

Aspetti artistico-culturali

La città vecchia è d’aspetto caratteristicamente italiano, e precisamente genovese, con case sviluppate verticalmente, spesso con beccatelli e polifore; vi si trova la cattedrale di S. Reparata (1650) ed altre belle chiese e palazzi dei secoli XVII e XVIII, come quelli del Senato.

La parte nuova della città, (che ha per centro la Piazza Massena), a porticati, si stende lungo il mare ed è stata costruita in stile eclettico alla fine del sec. XIX.

Fra i maggiori edifici di quest'epoca troviamo: la chiesa di Notre Dame (1880) ed il Casinò Municipale (1880). Il museo Massena conserva pitture di scuola nizzarda e antichità locali. Il museo Cheret ha una notevole raccolta di quadri antichi e moderni.

Sul colle di Cimiez si trova l'antico convento dei francescani, nella cui chiesa (rifatta nel sec. XIX) sono una Pietà di L. Brea ed altri dipinti suoi e della scuola.

Nei pressi di Nizza sorgono le rovine dell'anfiteatro e delle terme (museo archeologico).