Parco Naturale Regionale della Camargue


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cartina del Parco Naturale Regionale della Camargue (tratta da: Camargue. Musee Camarguais): in rosso è indicato l’itinerario delle visite svolte all’interno del Parco nei giorni 16 e 17 Aprile 1998.

Il territorio del Parco Regionale della Camargue, precisamente delimitato (85.000 ettari, dei quali 13.117 assegnati alla Riserva Nazionale), ricopre gran parte dell'attuale delta del Rodano. Il Parco comprende il comune di Saint Marie de la Mer e una parte del comune di Arles.

Esistono in Francia trenta parchi naturali regionali. Essi si trovano su territori di interesse naturale particolare, su zone sensibili e fragili dal punto di vista dell'ambiente e dove esistono attività rurali e tradizioni forti. Principali obiettivi:

  • La protezione del territorio naturale passa per una gestione adattata a degli spazi e una disposizione coerente con il territorio.

  • Lo sviluppo economico e sociale delle zone si è stabilito nel rispetto dell'ambiente e delle leggi.

Lo  Stato e il Ministero portano il loro sostegno nel finanziamento del parco. Questo è un mezzo di confronto e di discussione per la ricerca di un consenso tra tutte le componenti operanti per la protezione e la gestione del parco. Riuniti al Consiglio di Amministrazione si ritrovano anche collettività territoriali come agricoltori, proprietari terrieri, allevatori, scienziati, cacciatori. Gli obiettivi principali prefissati dal Consiglio sono i seguenti:

  • Accoglienza, educazione e informazione del pubblico, realizzazione di azioni sperimentali o esemplari e sostegno a differenti programmi di ricerca.

  • Valorizzazione del patrimonio culturale e naturale attraverso operazioni legate anche alla qualità dei paesaggi e alla partecipazione ed elaborazione di piani d'occupazione del suolo.

  • Progettazione del sotterramento delle linee elettriche e telefoniche e operazioni di rimboschimento.

  • Protezione degli ambienti e degli spazi: riabilitazione dei cordoni litorali, protezione e diffusione dei fenicotteri rosa.

  • Sostegno delle attività agricole e tradizionali: partecipazione di riconoscimento dei cavalli camarghesi, realizzazione di un libro genealogico, incoraggiamento all'allevamento dei tori di razza Camargue, della corsa camarghese e della razza Brava spagnola per le corride.

  • Incitazione alla realizzazioni di percorsi per gite rurali e allo sviluppo dell'informazione e sensibilizzazione (allestimento del centro di informazione S.M.D.C.M. e del museo camarghese di Arles); creazione di sentieri di scoperta, pubblicazioni, produzioni di film, esposizioni, azione educativa e pedagogica.

 È importante anche una collaborazione con gli organismi scientifici (C.M.R.S. e università) per la progettazione di piani di gestionali sperimentali, di piani di controllo idraulico, sviluppo della cartografia, formazione di centri di raccolta di dati e documentazione.

 La constatazione dei problemi generati dalla gestione divisa dell'acqua dolce sembra confermare la necessità di riconsiderare nella sua globalità l’irrigazione agricola.