Prof.ssa Anna Bazzanini Nell’ambito delle ricerche e dei lavori intorno alla zona deltizia è stata pensata un’attività di orienteering. Essa ha permesso di intrecciare le facoltà sviluppate nell’ambito dell’educazione fisica alle conoscenze del territorio studiato. È stata così progettata una vera e propria gara di orienteering all’interno del Bosco di Santa Giustina in preparazione alla quale sono stati svolti esercizi didattici di vario genere. Che cosa è l’orienteering
L’orienteering, o corsa di orientamento, è una prova a cronometro in terreno vario in cui il concorrente, con carta e bussola, deve raggiungere il traguardo passando per una serie di punti di controllo (lanterne) da raggiungere nell’ordine e nel numero dato. Il tracciato di gara è stampato con colore rosso sulla carta ed è formato da:
I posti di controllo sono materializzati sul terreno dalle lanterne, segnali bianchi e arancioni a tre facce che vengono collocati dal tracciatore nel punto del terreno corrispondente al centro del cerchietto segnato sulla carta. La lanterna è sorretta da un paletto sul quale sono fissati la punzonatrice e il relativo codice. La punzonatrice è uno strumento a forma di pinza munito di puntine adatte a perforare il cartellino di controllo, chiamato testimone. Fare orienteering significa compiere un percorso sul terreno con l’aiuto della carta ed eventualmente della bussola, determinando da soli le vie da seguire in base a scelte individuali che tengano conto di: - Condizioni orografiche del terreno - Rete di strade e sentieri - Ostacoli - Zone pericolose o inaccessibili cercando di valutare quale sia il percorso più veloce e vantaggioso per raggiungere il traguardo.
L’attività didattica con la classe
Il Prof. Daniele Ferro e la Prof.ssa Anna Bazzanini, docenti di educazione fisica, hanno spiegato alla classe le modalità con cui si svolge una gara di orienteering ed illustrato gli strumenti specifici di questo sport (bussola, testimone, lanterna, punzonatrice, cartina muta). Sulla base di una cartina muta ed orientata della palestra del nostro Liceo sono stati proposti alcuni esercizi di orientamento percorrendo le linee di campo al fine di comprendere l’utilizzo degli strumenti.
L’intera classe insieme alla Prof.ssa
Maria Cristina Tracchi, docente di linguaggi non verbali, e alla Prof.ssa
Anna Bazzanini, ha seguito un itinerario fra gli edifici storici della
nostra città basandosi su una cartina muta del centro storico di Ferrara
realizzata specificatamente per percorsi di orienteering.
Questa attività è stata svolta in due parti: un percorso preparatorio e la gara vera e propria. Per la prima parte la classe è stata divisa in coppie alle quali è stata fornita la cartina con segnato l’itinerario da percorrere. Le coppie sono partite ad intervalli di due minuti seguendo il tracciato delimitato da fettuccia apposta agli arbusti, per circoscrivere l’area di lavoro. La seconda parte si è svolta nella porzione settentrionale del Bosco e, sempre a coppie, la classe ha partecipato ad una vera a propria gara di orienteering, senza facilitazioni sul tracciato e tenendo conto dei tempi di percorrenza. |