Il Progetto di autoanalisi di istituto nasce dall'esigenza
di "rendersi conto e rendere conto" della qualità
del servizio formativo offerto. La riflessione su alcuni indicatori
di qualità del servizio scolastico fornisce infatti elementi
utili a esprimere un giudizio di valore sui processi e sui risultati
formativi realizzati all'interno della scuola.
Il Progetto si fonda su alcuni presupposti, quali:
- gli utenti si sono trasformati in soggetti attivi che vogliono
scegliere sulla base di chiare e precise informazioni che la scuola
ha il dovere di fornire;
- l'autonomia scolastica produce esiti innovativi interessanti ma
diversificati, rendendo perciò necessario esplicitare e confrontare
i risultati formativi ottenuti.
Da qui l'adesione del Liceo Ariosto al Progetto Autoanalisi di Istituto
in Rete - A.I.R.
La Rete, che è in fase di ampliamento, attualmente comprende
trenta scuole accomunate da un interesse operativo per l'innovazione
e da un atteggiamento recettivo nei confronti delle pratiche di autovalutazione.
L'elaborazione teorica e l'applicazione del Progetto è stata
realizzata dal Comitato Scientifico Didattico dell'I.T.C.S. "Primo
Levi" di Bollate (MI), sulla base di analoghe esperienze sviluppate
in altre scuole, in particolare all'estero, e della ricerca scientifica
sui modelli di valutazione e autovalutazione degli istituti scolastici.
Il Progetto A.I.R. si caratterizza per l'adozione della metodologia
dell'autoanalisi, cioè della valutazione interna eseguita dagli
operatori dell'istituto, il che richiede una effettiva condivisione
da parte di docenti, studenti, famiglie, preside.
Il Progetto è diretto a offrire uno strumento per la verifica
della qualità della formazione che sia:
- centrato sugli istituti scolastici, in applicazione dell'autonomia;
- praticabile anche con risorse limitate, poiché fondato
su un nucleo preciso e delimitato di indicatori;
- capace di cogliere la specificità delle singole realtà
scolastiche;
- generalizzabile/esportabile, in quanto modello di verifica applicabile
a diverse realtà scolastiche;
- ripetibile, configurandosi come un sistema di monitoraggio annuale.
L'obiettivo ultimo è evidentemente il miglioramento della
qualità del servizio didattico-educativo fornito dalla scuola.
La sua realizzazione richiede l'esistenza, tra i docenti, di un clima
di disponibilità al cambiamento, un'effettiva autonomia della
scuola e l'esistenza di standard di riferimento per interpretare i
dati forniti dall'istituto.
Rilevando, inoltre, il grado di funzionalità di ogni istituto,
si ottengono dati ragionati per determinare le priorità d'azione,
che confluiranno nel P.O.F. annuale d'istituto.
L'attività della scuola viene considerata un "processo"
suddiviso in due tipi di azioni: interazioni dirette con gli studenti,
interazioni di tipo organizzativo e gestionale. L'analisi riguarda:
- le modalità di interazione tra scuola e ambiente esterno;
- gli strumenti e le risorse della scuola;
- i processi interni di interazione, sia organizzativo gestionali,
sia didattici;
- i risultati formativi a breve e a lungo termine.
Il processo viene descritto e valutato sulla base di requisiti qualitativi
di funzionalità, chiamati "fattori di qualità",
diretti a segnalare il regolare funzionamento o eventuali disfunzioni
del sistema scolastico attraverso gli indicatori.
A partire dall'anno scolastico 1999/2000 il Liceo redige un "Rapporto
annuale di istituto" che rappresenta la descrizione di un'ipotesi
interpretativa dei dati, in una prospettiva, allo stato attuale, sincronica
e diacronica già a partire dall'anno scolastico 2000/2001.
La pubblica amministrazione è stata interessata negli ultimi
anni da una nuova legislazione che ha l'obiettivo di migliorare l'erogazione
dei servizi, di responsabilizzare chi ha la funzione di gestirli e
di coinvolgere gli utenti nella valutazione dei risultati ottenuti.
La stessa emanazione della Carta dei Servizi è coerente con
una tale politica, anche se è evidente che, nei servizi come
l'istituzione, il controllo e la valutazione dei risultati si presentano
più problematici proprio per la natura complessa della formazione.
La scuola dell'autonomia deve tuttavia assumersi il compito di interrogarsi
sulle qualità del proprio lavoro; deve, in particolare, accompagnare
lo sviluppo dei processi educativi attraverso la definizione degli
obiettivi e la verifica della loro realizzazione.
"Il problema della qualità del servizio scolastico e dei
risultati che produce diviene centrale anche in considerazione del
ruolo sempre più strategico che riveste la scuola nel preparare
le risorse umane in un contesto economico internazionale sempre più
aperto, sempre più competitivo e che richiede la capacità
di stare sul mercato ad alto livello. La scuola non è più,
come succedeva in passato, lo strumento di relazione di un elite che
governava in un mercato chiuso, oppure di alfabetizzazione minima
di manodopera poco qualificata; oggi la scuola è eccezionalmente
impegnata nel formare le intelligenze e le competenze di un Paese
che dovrà vincere le sfide internazionali non più solamente
grazie alla razionalizzazione del processo produttivo o alla svalutazione
della lira, ma grazie alla qualità e all'innovazione dei suoi
prodotti" (ALLULLI, 2000). Nasce dalla consapevolezza di questi
compiti il nostro impegno a procedere con gradualità ma con
continuità sulla strada dell'autoanalisi d'istituto per la
verifica e la valutazione del servizio scolastico, secondo le indicazioni
dell'apposito organismo che è stato costituito.
|