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Liceo
Classico "L. Ariosto" - Indirizzo delle Scienze Sociali
Programmazione del Consiglio di Classeanno scolastico 2001-2002
1. Il biennio dell'indirizzo di Scienze sociali La progettazione di quest’anno va intesa come completamento e conclusione del segmento formativo del biennio. Infatti alcune parti ripropongono quelle dello scorso anno, mentre quelle relative ai contenuti possono completare argomenti precedenti oppure sono del tutto nuove. Il nostro progetto affida al biennio il compito di avviare la costruzione di abiti mentali adeguati attraverso un approccio integrato tra le discipline che si dovrebbe concretizzare in percorsi che correlino la dimensione personale a quella sociale, dal micro al macro, la linea diacronica a quella sincronica. Sul piano delle competenze il Dipartimento ha così riformulato la loro articolazione. Lettura
della società Lettura
del rapporto io-altri L’elenco sopra riportato richiede una buona collaborazione tra docenti del Consiglio di classe e una forte integrazione tra le discipline così che al curricolo esplicito si colleghi un curricolo implicito legato ai comportamenti e a pratiche coerenti.
Il contratto formativo Se per la scuola in generale una condizione fondamentale del rapporto formativo è il dialogo, per questo indirizzo esso è anche sostanza e cifra distintiva che va concretata in comportamenti fondati su buone relazioni tra docenti e allievi, ma anche tra docenti, sulla trasparenza nelle proposte di lavoro e sulla continua negoziazione dei significati che si attribuiscono alle diverse attività. Finalità dell’azione didattica è il successo formativo di ogni allievo e allieva. A questo scopo sono piegate le pratiche che si mettono in atto: le codocenze, la flessibilità dell’orario, le proposte che arricchiscono il curricolo, le attività di orientamento e riorientamento, le forme di organizzazione diverse dell’attività in classe fino alla gita di istruzione, le forme della valutazione. Allo stesso scopo sono piegate le educazioni che concorrono a costruire modelli di convivenza civile, fondati sul rispetto consapevole delle regole della legalità, per una partecipazione responsabile alla vita democratica del Paese (Carta dei Servizi del Liceo Ariosto, Ferrara 2000). In questa classe sono state realizzate esperienze nel campo dell’educazione ambientale, alla salute e alla corporeità e interculturale che proseguiranno nel secondo anno
2. Obiettivi sociorelazionali e cognitivi, abilità di studio Il Consiglio decide di mantenere gli stessi obiettivi del primo anno. Su un piano generale la formazione dovrebbe contribuire a potenziare la conoscenza di sé e ad ampliare la conoscenza del mondo e le discipline dovrebbero riuscire a coniugare questo doppio livello, soggettivo e oggettivo, nell’articolazione del programma. Un secondo obiettivo, più concreto, consiste nel fornire ai ragazzi un metodo di studio che consenta loro di affrontare con competenza e sicurezza il lavoro scolastico in primo luogo, ma anche di 'leggere' con qualche strumento in più l'esperienza del quotidiano. Sul piano relazionale la pratica didattica sarà orientata a motivare la partecipazione dello/a studente alla costruzione della propria formazione e a curare il clima di classe attraverso attività che valorizzino il singolo e il gruppo sulla base di un confronto franco e sereno e fondato sulla collaborazione tra compagni e tra allievi e insegnante. Si indicano come possibili strategie: per l’insegnante
per gli/le studenti
Sul piano cognitivo e delle abilità di studio LESSICO. Potenziamento della competenza lessicale. Gli allievi terranno una rubrica dei termini specifici, inoltre faranno esercizi sui termini attraverso il vocabolario o altri testi. LETTURA-COMPRENSIONE. Gli allievi saranno addestrati a diversi scopi di lettura, prima di tutto la comprensione attraverso esercizi di previsione del contenuto a partire dal titolo, comprensione del 'succo' del brano, individuazione di nessi logici e delle parti fondamentali, discriminazione tra l'essenziale e il secondario, fra il generale e lo specifico, fra il concetto e l'esempio, memorizzazione. LETTURA-SINTESI-PRODUZIONE. Ricomposizione dei concetti-chiave attraverso SCHEMI che ne evidenzino i rapporti (causa-effetto, correlazione, prima-dopo, congruenze, incongruenze,...) e TESTI ORALI e SCRITTI. Gli allievi saranno inoltre abituati a:
Si aggiungono alcuni obiettivi legati a capacità di rielaborazione e di approfondimento che la classe dovrebbe acquisire, così come un’accentuazione della autonomia personale.
3. I percorsi pluridisciplinari e organizzazione della didattica “Il tema unificante dei diversi percorsi disciplinari è società-modelli culturali. Si tratta di un tema multiprospettico entro il quale è possibile progettare percorsi e moduli diversi che, tuttavia, richiamano la chiave interpretativa del curricolo, quella storico-antropologica. Esso, inoltre, realizza la necessaria aggregazione tra diverse prospettive disciplinari, ma insieme consente di riconoscerne le specificità” (Progetto del Liceo delle scienze sociali, Liceo “Ariosto”, 1999) L’organizzazione della didattica tiene presente da un lato il perseguimento degli obiettivi sopra indicati e, dall’altro, la possibilità di compresenze o di integrazioni sui macro-percorsi individuati che sono progettati a maglie larghe, ma anche chiari nella messa a fuoco delle diverse prospettive disciplinari. Per ogni percorso si pensa di consegnare agli studenti una mappa organizzata e spiegata nei punti essenziali con l’indicazione delle letture e dei testi di riferimento. Sul piano metodologico si vuole porre lo studente in grado di produrre concetti e soluzioni ai problemi, pur in una cornice offerta dall’insegnante, si vuole che attivi il gusto della scoperta e che sviluppi un atteggiamento aperto al confronto e in grado di assumere una posizione propria. Se nel primo anno lo sguardo è stato rivolto prevalentemente al passato lontano e lontanissimo, quest’anno sarà rivolto al presente, un presente che tuttavia mantiene un forte interesse per le ‘radici’, per la genealogia dei fenomeni e per una loro interpretazione in chiave problematica. In questo senso le tre mappe possono favorire la messa in atto di utili cortocircuiti nel gioco continuo tra presente e passato. Oltre all’attenzione al presente, alle sue regole, alle sue contraddizioni, alle sue emergenze, si avvierà una prima forma di stage formativo, magari collegato a informatica e alla costruzione di un semplice questionario. 3.1 Per una lettura della società Il primo percorso sposta lo sguardo sulle società
contemporanee e prende come chiave di lettura il tema della nuova
schiavitù e dei diritti in un’economia globalizzata,
pone quindi l’accento sulla dimensione economico-giuridica storico-culturale.
Il testo adottato di Kevin Bales, I nuovi schiavi, Feltrinelli,
propone l’analisi di paesi di parti diverse del mondo, diverse per economia,
per sistema politico, per acquisizione dei diritti, per cultura. In
particolare si è deciso di far convergere l’analisi sul Pakistan
per offrire alla classe, ma anche a noi stessi strumenti di analisi
per comprendere un po’ di più le drammatiche vicende che stiamo vivendo
a livello internazionale. Le discipline coinvolte in primo piano sono:
storia, diritto, economia, antropologia; in secondo piano
inglese scienze naturali e francese solo per la parte relativa a
una ricognizione sui termini e sulla definizione di ‘schiavitù’.
L’italiano propone di seguire gli avvenimenti attraverso la lettura
di quotidiani o riviste. Per una lettura della società... "Vecchie e nuove schiavitù"
3.2 Cultura-individuo-interazione sociale Il secondo percorso concentra l’analisi su aspetti di relazione tra il singolo e la cultura e tra più individui, cioè sulla dimensione psicologica. Si pensa di concentrare qui il lavoro di analisi introspettiva attraverso una lettura incrociata di romanzi di formazione, di racconti di viaggio e quindi di incontro con l’altro inteso come straniero, l’altro da sé, l’altro come genere, l’altro come adulto, un incontro che si conclude quasi sempre con una crescita. Si sta analizzando in questa cornice Il sentiero dei nidi di ragno di Calvino a cui seguirà L’isola di Arturo di Morante e si prevede una lettura della Lettera al padre di Kafka. Le lingue straniere affiancheranno l’italiano
con suggerimenti di letture nella seconda parte dell’anno scolastico
o letture estive. Inoltre l’italiano potrebbe collegarsi con
il concorso con gli occhi di ieri e di oggi che ad Aprile
terrà un convegno sulla letteratura di scrittori immigrati. Le
scienze sociali in questo contesto possono fungere da supporto
di analisi, oltre a continuare l’approfondimento specifico sui temi
dell’interazione sociale. Affronteranno quindi lo studio dei gruppi
umani, dell’aggressività e della devianza secondo la lettura
della psicologia sociale.
3.3. Culture e visione del mondo. Questo percorso rende più evidente il modo
in cui le comunità esprimono le loro capacitàumane,
la loro ‘immagine del mondo’, cioè la dimensione culturale.
4. Attività particolari Si indicano di seguito attività che già sono state pensate e inserite nel lavoro, altre se ne potranno aggiungere nel corso dell’anno anche in seguito a proposte che potranno venire dal territorio.
5. Organizzazione della didattica Il Consiglio di classe rinuncia alla modularità fino ad ora praticata nella nostra scuola e mantiene tutte le discipline per l’intero anno scolastico. In realtà l’intera progettazione potrebbe essere rappresentata come un’organizzazione delle discipline per grandi mappe o moduli che articolano e declinano l’oggetto dell’indirizzo: società e modelli culturali. Si pensa tuttavia a forme di flessibilizzazione dell’orario, per esempio per intensificare l’attività quando il tema lo richieda, oppure ad usare la quota del 15%, se le condizioni ambientali consentiranno l’uso dei laboratori di informatica, perché l’esperienza dello scorso anno è stata assai penosa in quanto dovevamo contrattare continuamente la possibilità di entrare in lab. di informatica. Quest’anno la riduzione di un’ora di matematica a vantaggio delle scienze naturali obbliga ad un uso attento del tempo al fine di sfruttare al meglio tutte le opportunità, senza tuttavia dimenticare l’obiettivo di fondo di integrare la matematica nel lavoro comune. Per quanto riguarda le compresenze il Consiglio di
classe ha attentamente esaminato le osservazioni delle studentesse e
degli studenti e propone di modulare le attività sul lavoro da
svolgere, magari intensificando alcune attività in periodi precisi.
L’organizzazione della didattica dovrà essere funzionale alla
realizzazione del programma del Consiglio di classe.
6. I criteri di valutazione e le modalità di comunicazione dei risultati a studenti e famiglie. I docenti faranno verifiche e valutazioni. La verifica ha lo scopo di misurare l'andamento del processo educativo per avere costantemente informazioni sul cammino percorso, sul processo di apprendimento, sulla rispondenza agli obiettivi, e sarà realizzata attraverso prove di varia natura: test, saggi, domande a risposta multipla o a risposta chiusa, compilazione di schede, di griglie,... La valutazione sarà formativa oltre che sommativa e si articolerà su piani diversi: nei confronti degli allievi attraverso la valutazione dei livelli conseguiti e la formulazione di un giudizio articolato su ciascuna prova, accompagnato da un giudizio sintetico; rispetto alla programmazione del Consiglio di classe consisterà nella produzione di giudizi analitici disciplinari il più possibile ricchi e articolati. Nel caso dei percorsi multidisciplinari o di intrecci fra discipline le fasi della verifica e della valutazione saranno comuni. I risultati delle verifiche scritte e orali sono comunicati agli/le studenti che sono i primi informatori dei loro genitori, gli incontri ufficiali sono a metà quadrimestre per tutti/e gli/le allievi/e, e a fine primo quadrimestre per gli allievi che presentano insufficienze. L’incontro di metà quadrimestre è organizzato in due momenti, una fase di incontro collettivo tra genitori e docenti dove la coordinatrice illustra la situazione della classe e il progetto del Consiglio dei professori, in seguito viene consegnata una ‘pagellina’ e si procede ai colloqui individuali. Al di là delle scadenze ufficiali, se qualche genitore desidera incontrare qualche professore è sufficiente che il figlio o la figlia ne informi la coordinatrice che farà da intermediatore per il colloquio. Ferrara, Settembre 2001 la coordinatrice
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