Goro: ricorrenze e cucina locale
Una delle feste più caratteristiche di Goro è il rito dello Sposalizio del fiume o Bala in Po, che si compie ogni anno il giorno dell’Ascensione (fine maggio, inizio giugno). Il parroco, accompagnato dai bambini con il vestito bianco della Prima Comunione, porta in corteo, dalla chiesa fino all’argine del Po, una palla di cera con sopra una croce, all’interno della quale viene messo un simbolico anello. Il corteo prosegue con le barche fino al centro del fiume, passando sopra un tappeto di petali di rosa che le bambine tengono in cestini di vimini e spargono al passaggio. Dopo un’orazione, vengono lasciati dei mazzi di spighe e papaveri in direzione dei quattro punti cardinali, in segno di buon auspicio, dopodiché viene lanciata la “bala” (palla), in omaggio al grande fiume. Nei mesi di maggio e giugno è interessante seguire il percorso intitolato Ciclomangiando: itinerari cicloturistici fra natura e gastronomia, ma l’avvenimento principale di Goro, che si caratterizza per coreografia e contenuti, è sicuramente la Fiera di Sant'Antonio (domenica successiva al 13 giugno). La leggenda, collegata al culto, parla del rinvenimento di una statuetta lignea del Santo tra le reti dei pescatori, ma l’ispirazione precristiana è evidente e trova radici nella necessità di ingraziarsi le forze del mare. Il rito propiziatorio è quello comune a gran parte delle località portuali italiane e consiste in una processione che si svolge prevalentemente in mare. A piedi, partendo dal centro del paese, si accompagna la statua di Sant'Antonio sino al porto dove viene issata su una barca di pescatori, mentre un altro peschereccio ospita la banda. La processione di barche si spinge quindi al largo, fino a raggiungere una briccola su cui è posizionata un'edicola votiva che serve ad ospitare, per tutto l’anno, una statuetta del Santo di più piccole dimensioni. Il “piccolo” Santo, prelevato dai pescatori qualche giorno prima della processione per essere ripulito dalla salsedine, viene solennemente riposto nell'edicola votiva tra il giubilo dei convenuti. Si fa quindi ritorno al porto dove si trovano bancarelle d’ogni tipo, giostre e musiche. Alla fine del mese di luglio si svolge la Sagra paesana dedicata alla Vongola, uno dei più tipici prodotti della marineria locale. È senz’altro una tradizione recente, che però si innesta su una lunga storia di rapporto con il mare. Prima degli anni ’80 Goro era un paese di pescatori con un’economia povera; in seguito, grazie all’introduzione della vongola filippina (Tapes philippinarum), il paese è diventato il leader in Italia per la produzione di questo mollusco. Durante la fiera, le vongole raccolte nella Sacca vengono vendute ma anche preparate e degustate in cene apparecchiate in un grande capannone. Altri avvenimenti interessanti sono la Festa dell’Assunta, tenuta nel mese di agosto, e la Fiera della Madonna delle Grazie e il Palio rionale, che si svolge in settembre. Nel mese successivo viene organizzata una manifestazione culturale intitolata Goro d’Ottobre, con mostre fotografiche e rassegne cinematografiche, mentre in dicembre è possibile ammirare il Presepe vivente. Nell’edificio ex scuole elementari si può visitare, durante la settimana per appuntamento e tutte le domeniche, una mostra-museo sull’apicoltura. Per le sue caratteristiche (clima, vegetazione, vicinanza con il mare), il miele prodotto in questo territorio sta diventando molto apprezzato e viene commerciato con il nome proprio di “miele del Delta”. Il mercato paesano si svolge di mercoledì. Ricette tipiche di Goro VONGOLE VERACI ALLA MARINARA
Ingredienti: 1 kg di vongole veraci, olio extravergine di oliva, prezzemolo tritato, aglio. Preparazione: prima della cottura occorre eliminare le vongole che non si richiudono; dopo la cottura quelle che restano chiuse. È necessario un rigoroso lavaggio delle vongole, per evitare la presenza di sabbia al loro interno. È bene metterle in un recipiente largo con acqua salata, possibilmente per una giornata, cambiando opportunamente più volte l’acqua. Appena lavate e pulite, porre le vongole in una padella con coperchio in poco olio, aglio a lamelle e prezzemolo tritato (a fine cottura). Una volta aperte, le vongole sono pronte per essere gustate. La stessa preparazione può costituire un ottimo condimento per gli spaghetti. Vino consigliato: Sauvignon del Bosco Eliceo. ZUPPA DI VONGOLE Ingredienti: 250 g di vongole fresche sgusciate, 50 g di pancetta di maiale in un pezzo solo, 30 g di burro o margarina, una cipolla, tre patate, tre pomodori pelati, un gambo di sedano, mezza foglia di alloro, un pizzico di timo, un dado per brodo, sale, pepe appena macinato e alcuni crostini di pane fritti. Preparazione: tagliare la pancetta a dadi molto piccoli o tritarla, sbucciare le verdure e tagliarle a quadrettino meno il sedano che verrà tritato; sgocciolare le vongole e tenere l’acqua. In una casseruola far imbiondire il burro con la pancetta e la cipolla, poi unire la patate, i pomodori, il sedano, l’alloro, il timo, un litro e un quarto d’acqua e il dado. Portare ad ebollizione, coprire e lasciare cuocere la zuppa a fuoco moderato per circa 20 minuti. Aggiungere le vongole con il loro liquido, regolare di sale e pepe e continuare la cottura per 3-4 minuti, poi servire presentando, a parte, i crostini. Vino consigliato: Sauvignon del Bosco Eliceo. |