Bosco della Mesola: percorso attrezzato per non vedenti
Intervista a Gabriele Battaglia Gabriele è un ragazzo non vedente che frequenta l’indirizzo di Scienze Sociali del Liceo Classico “L. Ariosto” di Ferrara. Una mattina, durante un’ora di lezione, gli abbiamo posto alcune domande sul percorso attrezzato per non vedenti allestito all’interno del Bosco della Mesola, che lui ha personalmente sperimentato. Il suo consiglio è stato di pubblicizzare questa iniziativa in quanto gli organizzatori non erano obbligati a ideare una struttura per i non vedenti ma, dato che hanno avuto la sensibilità di realizzarlo, sono da elogiare. Inoltre è la prima struttura non specializzata che si attrezza in questo modo. L'inaugurazione di questa struttura si è tenuta Domenica 14 maggio 2000, alle ore 10:30 presso il Castello Estense della Mesola. D: Da cosa è caratterizzato il percorso? R: Il percorso è circolare e, per tutti i 500 m della sua lunghezza, è corredato da un corrimano in legno situato all'altezza di circa un metro da terra. Alla distanza approssimativa di 50 m sono poste, sul corrimano, una ventina di tabelle scritte in alfabeto Braille che hanno la funzione di illustrare le peculiarità del Boscone e segnalare eventuali curve del percorso; le tabelle teoriche sono affiancate da alcuni "simboli" del Bosco, come le corna del cervo o i rami di un particolare albero, che facilitano la comprensione dell'aspetto del paesaggio tramite il senso del tatto. D: Ti è sembrato interessante? R: Sicuramente si, innanzitutto perché costituisce un servizio non obbligatorio che il Parco fornisce ai portatori di handicap; inoltre è carino perché permette di stare a contatto con la natura in libertà facendo una passeggiata all'interno del Boscone, senza la necessità di una guida. L'unico difetto è costituito dal fatto che è corto e circolare, quindi non permette di scegliere le direzioni da percorrere, in altre parole non lascia autonomia nella scelta. Sarebbe più interessante se si inserissero dei bivi. D: Lo consiglieresti ad altri giovani? R: Si, come già detto è molto interessante e vale la pena di provarlo. Soprattutto ai giovani può essere utile per capire la struttura di un bosco, nonostante il percorso sia limitato. |
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