Albero sempreverde della famiglia Pinacee, si distingue dal pino marittimo per la densa chioma ombrelliforme. Ha foglie coriacee aghiformi riunite in fascetti di due, forma grandi coni ovali (pigne) e produce semi commestibili oleosi detti pinoli. Specie termofila tipica di ambienti costieri non troppo esposti ai venti salsi, predilige terreni sciolti e sabbiosi. Il legno è poco pregiato, utilizzato per costruzioni e pasta da carta; i pinoli sono invece molto ricercati e impiegati in pasticceria. Nel Parco Regionale del Delta del Po è diffuso lungo il litorale, dove forma fitti boschi costieri, talvolta monospecifici, come nelle pinete ravennati di Classe e San Vitale e in quella ferrarese del Lido di Spina. Nella Stazione n. 1 si trova nella Pineta di Volano, nelle Pinete Motte del Fondo e Ribaldesa e nel Bosco Spada.
Albero sempreverde della famiglia Pinacee, si distingue dal pino domestico per la chioma di forma globosa. Le foglie, lunghe e robuste, sono simili a quelle del pino domestico; forma numerosi coni riuniti a gruppi, quelli femminili molto grandi e allungati restano più anni sui rami prima di aprirsi. Specie termo-xerofila che prospera su terreni poveri e ben drenati, assai diffusa nei boschi litoranei dove viene piantata per stabilizzare le dune sabbiose; è più resistente del pino domestico ad avversità climatiche e malattie. Il legno è duro, di lunga durata, impiegato per costruzioni, imballaggi e pasta da carta. La sua distribuzione all’interno del Parco e nella Stazione n. 1 corrisponde a quella del pino domestico, a cui si rimanda. |