Per Taglio della Falce oggi si intende lo specchio d’acqua salmastra di 200 ettari, residuo della Valle Falce, posto tra il margine meridionale del Bosco della Mesola e i canneti a ovest della foce del Po di Volano. Valle Falce era una laguna salmastra stretta e allungata, a forma di falce, situata immediatamente a ovest del Boscone che, dopo un periodo di accese discussioni non senza polemiche, venne prosciugata nel 1969; questo intervento fu l’ultimo della lunga serie di bonifiche attuate nel territorio ferrarese. Nel giro di pochi anni, a causa del conseguente abbassamento della falda acquifera, la parte meridionale del Boscone manifestò un grave stato di sofferenza e molti degli esemplari di leccio più secolari e pregiati morirono. Negli anni ’90, nella parte meridionale della ex Valle Falce, è stato effettuato un ripristino ambientale, con l’allagamento a fini naturalistici di alcuni ettari di terreno. Il Taglio della Falce presenta una salinità variabile, conseguente al mescolamento delle acque salmastre della Sacca di Goro con quelle dolci provenienti dal Po di Volano e dallo scolo Collettore Giralda. La vegetazione è caratterizzata da canna di palude (Phragmites australis), dove trovano rifugio svassi, rallidi e anatidi. Interessante è il complesso rurale denominato Rifugio di Valle Taglio della Falce, risalente al 1872 e oggi adibito a ristorante. Modalità di visitaQuesto sito non è stato incluso nei quattro percorsi da noi proposti, ma può costituire un’interessante appendice dell’itinerario giallo. Per raggiungere Taglio della Falce si deve percorrere un sentiero sterrato, che parte dalla Strada Corriera nei pressi dell’Idrovora Giralda, per circa 1 km fino ad arrivare a un vecchio casone o rifugio di valle dove c’è un ristorante (Rifugio di Valle Taglio della Falce). |