Scanno di Goro

Veduta aerea dello Scanno di Goro e della Sacca di Goro, con la bocca lagunare sulla sinistra (P)Lo Scanno di Goro, localmente detto Scannone, è una barra di sabbia che si estende per una lunghezza di 8 km dalla bocca del Po di Goro, a est, verso il Lido di Volano, a ovest, e separa dal mare aperto la Sacca di Goro. Formatosi per l’apporto di sabbie deltizie a partire dall’inizio dell’800, l’aspetto che oggi presenta si è determinato nella seconda metà del ’900. L’accrescimento dello Scanno è continuato fino ai primi anni del 1990, quando ha raggiunto l’attuale posizione a circa 1,5 km dal Lido di Volano. Nel 1992 vi fu aperto un varco, allo scopo di favorire l’ingresso di acqua marina in Sacca e diminuire il ristagno delle sue acque interne; tale apertura si estese rapidamente, separando dal corpo principale dello Scannone la porzione terminale, che ancora oggi si presenta come isola sabbiosa. Dal 1981 quest’area è stata dichiarata zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar e, dal 1982, è Riserva Naturale dello Stato con la denominazione “Dune e isole della Sacca di Gorino”.

Sullo Scanno di Goro è insediata la tipica vegetazione delle sabbie litoranee, detta psammofila, con il ravastrello (Cakile maritima) nella zona tra la battigia e le dune e lo sparto pungente (Ammophila littoralis) sulla sommità delle dune più alte e consolidate. Su alcune dune più interne dello Scannone, per contrastare l’erosione del litorale, sono stati piantati filari di tamerice (Tamarix gallica) e olivagno (Eleagnus angustifolia), che ora si sono evoluti in un bosco.

Durante il passo migratorio molte specie di uccelli, come il piovanello pancianera (Calidris alpina) e il combattente (Philomachus pugnax), sostano ai bordi dello Scanno, i cui sedimenti ricchi di piccoli vermi e molluschi rappresentano un’ottima zona di alimentazione. Di particolare rilievo è la nidificazione della beccaccia di mare (Haematopus ostralegus) e del fratino (Charadrius alexandrinus), che qui trovano una delle ultime zone litoranee naturali, all’interno di una costa ampiamente sfruttata e attrezzata per il turismo balneare.

Modalità di visita

Può essere osservato dalla barca nel corso dell’escursione nella Sacca di Goro. È raggiungibile anche per mezzo di un traghetto, che consente la contemporanea visita del Faro di Goro, con imbarco da Gorino Veneto. L’eventuale escursione a piedi sullo Scanno è possibile solo nella porzione limitrofa al Faro, mentre la maggior parte non può essere liberamente visitata in quanto soggetta a vincoli di tutela (Riserva Naturale dello Stato).