Dalle piccole isole di canne e giunchiglie, uccelli neri con ali molto appuntite si levano in volo, sbatacchiando le ali controvento per non farsi portar via dalle folate […] gabbiani che urlano planando sull’acqua, laggiù calme avocette col becco lungo e ritorto in punta, e le sgarzette che riconosco dal volo. G. Celati, Verso la foce Con il nome Valle Bertuzzi si identificano tre bacini di acqua salmastra (denominati da ovest a est Val Cantone, Valle Bertuzzi e Valle Nuova), situati fra la S.S. 309 Romea e la strada Acciaioli. Il complesso vallivo, con profondità media di 60 cm, si estende per circa 1.900 ettari e rappresenta il residuo di un vasto specchio d’acqua che aveva invaso l’ala sud del Delta medievale del Po di Volano. Numerosi cordoni litoranei avevano segnato il progressivo sviluppo verso est di questo delta; le parti più elevate di queste antiche dune formano oggi i lunghi dossi interni alla Valle, allineati alla linea di costa e fra loro paralleli. Particolarmente interessante è il Dosso Bertuzzi, un tempo ricoperto da una macchia termofila a leccio (Quercus ilex), attualmente distrutta dalle deiezioni dei cormorani (Phalacrocorax carbo sinensis) che qui hanno una delle maggiori colonie di svernamento del Delta. Per l’importanza naturalistica, dal 1981 l’area rientra nella Convenzione di Ramsar con la denominazione “Valle Bertuzzi e specchi d’acqua limitrofi”. Il complesso vallivo, di proprietà privata, è sfruttato per l’itticoltura di tipo tradizionale estensivo con l’utilizzo del lavoriero. Negli specchi d’acqua aperti la vegetazione è scarsa, con rari e importanti addensamenti di praterie sommerse a ruppia (Ruppia cirrhosa). Le zone parzialmente sommerse sono dominate da una vegetazione alofila e alotollerante a salicornia fruticosa (Sarcocornia fruticosa), giunco marittimo (Juncus maritimus), atriplice (Halimione prtulacoides), gramignone marittimo (Puccinellia palustris) e limonio (Limonium serotinum). Sulla sommità dei dossi si insedia una prateria densa dominata da gramigna litoranea (Elytrigia atherica); sui dossi più elevati sono presenti arbusteti a prugnolo (Prunus spinosa), biancospino (Crataegus monogyna) e ligustro (Ligustrum vulgare). Nei dossi artificiali delle peschiere si trova il tamerice (Tamarix gallica), specie utilizzata come frangivento e per consolidare le sponde. L’avifauna che frequenta il complesso di Valle Bertuzzi ne fa uno degli ambienti umidi più importanti d’Italia: qui svernano regolarmente molte specie di svassi, anatidi, rallidi e ardeidi. Sui dossi interni si formano colonie miste nidificanti composte da gabbiano comune (Larus ridibundus), gabbiano corallino (Larus melanocephalus), gabbiano reale (Larus cachinnans), sterna comune (Sterna hirundo) e fraticello (Sterna albifrons). Durante le migrazioni sostano diverse specie di limicoli, come piovanello pancianera (Calidris alpina), combattente (Philomachus pugnax), gambecchio (Calidris minuta), totano moro (Tringa erithopus), mentre il cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus) è qui nidificante. Dalla metà degli anni ’90 il complesso è frequentato da centinaia di fenicotteri rosa (Phoenicopterus ruber), costituendo una delle zone del Delta dove è più facile osservarli. Tra i pesci sono presenti le tipiche specie di valle: cefalo (Mugil cephalus), botolo (Liza ramada), anguilla (Anguilla anguilla), spigola (Dicentrarchus labrax), orata (Sparus aurata) e latterino (Atherina boyeri). Specie protette sono il nono (Aphanius fasciatus) e il ghiozzetto di laguna (Knipowitschia panizzai). Tra i mammiferi ricordiamo la volpe (Vulpes vulpes) e la nutria (Myocastor coypus), quest’ultima alloctona e infestante. Modalità di visitaValle Bertuzzi è osservabile dalla strada panoramica Acciaioli che congiunge Volano con Porto Garibaldi, facendo attenzione al traffico che a volte può essere intenso; all’altezza del Villaggio Spiaggia Romea è presente una torre di osservazione fruibile al pubblico. La Valle può essere vista anche percorrendo le strade sterrate arginali del Po di Volano, in particolare dalla sponda sinistra adibita a pista ciclabile. Le escursioni interne non sono consentite, ma è possibile fruire dei manufatti, in particolare dei lavorieri, e assistere alle operazioni di pesca presso la località Casone Valle Nuova, previo accordo telefonico con i proprietari della Valle (tel. 0421-951738). La visita è gratuita, viene effettuata nel periodo luglio-ottobre e per gruppi non superiori a 20-25 persone; gli orari sono da stabilirsi telefonicamente, preferibilmente in fascia pomeridiana. |